Costi esorbitanti, la gattara getta la spugna: "Sacrifici insostenibili"

Tanti volontari di Lodi sono ormai in ginocchio. Sono i tutor di colonie feline, gattari appassionati, rimasti ormai soli, vista la latitanza delle istituzioni, ad acquistare cibo, farmaci e pagare cure per centinaia di trovatelli. Generi sempre più costosi. Tanto che la storica benefattrice Elena Della Giovanna, nota per aver salvato qualsiasi genere di essere vivente, tutta la sua vita, risolvendo tantissimi casi disperati, al momento ha gettato la spugna. Lo sfogo arriva davanti al pesante aumento dei prezzi di tutto l’occorrente per aiutare gli animali. "Per il momento non sono più in grado di fare appelli per cercare adozione ai randagi. Mi scuso con tutti, ma per me è diventato davvero gravoso e soprattutto, mi rendo conto di non poter più aiutare come vorrei. Mi scuso con chi non ha magari ricevuto attenzione o risposta, ma ogni giorno il mio WhatsApp è intasato di richieste di aiuto e sono così tante che non mi accorgo di qualche messaggio. In questo momento ho davvero tanti gattini a casa, con conseguente lavoro. Sono sola a gestire tutto, ho spese significative". Il randagismo felino, per la gattara, "da noi è pari a quello del sud Italia. Nel Lodigiano, il 90 per cento del fenomeno viene prodotto nelle cascine, siamo pieni di gatti che muoiono per strada. Noi volontari ci facciamo carico di tutti i costi. I sacrifici però, quest’anno, sono insostenibili. Vengono abbandonati anche gatti adulti di proprietà".

Paola Arensi