Coltellate al cognato. Rimane dietro le sbarre

Un uomo di origine marocchina rimane in carcere a Lodi per aver accoltellato il cognato a Castiglione d’Adda. Il giudice ha ritenuto possibile una reiterazione del reato, considerando anche i problemi legati all'abuso di alcol. Il cognato, dimesso dall'ospedale, sarà interrogato per verificare la ricostruzione dell'accaduto. Si parla di un presunto eccesso di legittima difesa in una situazione di tensione dovuta a un debito non restituito.

Rimane nel carcere di Lodi il 44enne di origine marocchina che, sabato scorso a Castiglione d’Adda, aveva accoltellato il cognato, uomo di 39 anni. Il suo legale, l’avvocato Cristina Cantagallo, ha riferito che il giudice ha ritenuto che l’uomo possa reiterare il reato. Inoltre l’uomo non è nuovo a problemi con l’abuso di alcool. Nei prossimi giorni gli inquirenti interrogheranno il cognato, dimesso mercoledì dall’ospedale di Cremona con una prognosi di 20 giorni. Bisognerà verificare la ricostruzione fatta dall’arrestato, ovvero che sia stato il cognato il primo a tirar fuori il coltello e che lui, difendendosi trovando un’altra lama, aveva compiuto un eccesso di legittima difesa. L’episodio, per quanto ricostruito, sarebbe stato conseguenza di una situazione esasperata che si portava avanti da mesi, da quando il 44enne aveva prestato soldi alla sorella, ma senza mai riceverli indietro.

L.P.