Salvini a Codogno: "Grazie a Mattarella per visita, gesto che ha fatto giustizia"

Presente in piazza l'oste Mario Cattaneo, "perseguitato che ha difeso se stesso e la famiglia". Sugli assembramenti al comizio: "Mi sembra voglia di ripartire"

Salvini a Codogno

Salvini a Codogno

Codogno (Lodi), 28 giugno 2020 - Il segretario della Lega Matteo Salvini questa mattina ha fatto tappa a Codogno, il comune del Lodigiano in cui il 21 febbraio è stato scoperto il primo caso accertato di Covid-19 in Italia. Il leader del Carroccio ringraziato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha voluto essere presente a Codogno lo scorso 2 giugno. "Sono qua a rendere omaggio a una comunità che non si è piegata, che ha dimostrato dignità, forza, rispetto, solidarietà - ha detto il segretario della Lega - Siamo qua a onorare la memoria di chi non c'è più e a impegnarci ad avere a nome loro una comunità più forte". "Su Codogno e di Codogno in tv - ha aggiunto - ne hanno dette di tutti i colori e ringrazio il presidente della Repubblica che con il suo gesto ha fatto giustizia di tante schifezze che sono state dette: i medici hanno sbagliato, i sindaci hanno sbagliato, gli infermieri hanno sbagliato. Tacete e portate rispetto a chi non c'è più". 

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Salvini ha poi parlato di elezioni ("Se a settembre permettessero a tutti gli italiani di scegliere un parlamento nuovo, stabile per cinque anni sarebbe solo un bene"), e di rientro a scuola ("I numeri fortunatamente dicono che il virus di adesso non è il virus di febbraio e quindi mi rifiuto di pensare che le scuole riaprano a settembre fra plexiglas, mascherine e classi chiuse"). Non è mancato un riferimento ai prodotti del territorio: "Spero che il virus nel disastro e nella tragedia almeno abbia insegnato a molti che è meglio mangiare italiano, comprare italiano, bere italiano, mangiare lodigiano, comprare lodigiano, consumare lodigiano, primo perché è più buono e poi perché almeno fino a oggi i cinesi ancora la raspadüra non sono ancora riusciti a copiarla". 

In piazza l'oste Mario Cattaneo

Presente in piazza a Codogno l'oste Mario Cattaneo, definito da Salvini nel suo comizio "un perseguitato che ha difeso se stesso e la sua famiglia". "La legittima difesa è un diritto sempre e comunque - ha aggiuunto - Quindi lo ringrazio, tutta la comunità lodigiana è vicina a Mario". Il riferimento di Salvini è alla decisione della procura di Lodi di fare appello contro la sentenza di primo grado che aveva assolto l'oste di Casaletto Lodigiano dall'accusa di aver provocato la morte, sparando con il suo fucile, di un ladro che nel marzo del 2017 era entrato nel suo locale, con alcuni complici. Cattaneo era tra i sostenitori che hanno accolto il leghista nella piazza di Codogno. Durante un breve saluto, l'oste ha regalato a Salvini il libro 'Io sto con Mario… anche in cucina' con le sue ricette della tradizione lodigiana.

Assembramenti: "Usiamo buonsenso, gente vuole ripartire"

C'è stata qualche coda polemica legata all'assembramento di alcune centinaia di persone che si è creato intorno al lui nella piazza principale e poi nell'area del mercato di Codogno, dove il leader della Lega si è spostato per tenere un comizio: "Guarda che bella mascherina Made in Codogno... Bisogna usare il buon senso ma la gente chiede di poter vivere, lavorare, sperare, studiare, incassare, passeggiare. Usiamo il buon senso, però qua c'è gente che, soprattutto in queste comunità che hanno sofferto più di tante altre, vuole tornare a vivere quasi normalmente. Se vi appassiona più il discorso della mascherina più di quello della cig secondo me è un problema perché la gente oggi chiede lavoro, lavoro, lavoro" ha risposto. L'assembramento? "Mi sembra voglia di ripartire", ha concluso, prima di concedersi al consueto rito del selfie con i sostenitori. 

Sulla questione è intervenuto anche il sindaco Francesco Passerini: "Il 2 giugno era uguale" ha commentato in merito agli assembramenti che si sono creati nella piazza principale e nell'area del mercato. Passerini, che lo ha accolto insieme ad altri sindaci della Lega del territorio, ha spiegato che "Codogno è una città che sa soffrire ma ha anche consapevolezza e responsabilità. Come è successo per la visita del presidente Mattarella, c'è voglia di stare insieme".