Codogno, in ospedale riecco lo sportello antiviolenza

La vicepresidente Moratti: strumento di concreta efficacia nella battaglia contro i maltrattamenti subiti da troppe donne

La cerimonia di riattivazione del servizio

La cerimonia di riattivazione del servizio

Codogno (Lodi) - Sportello Antiviolenza inaugurato ieri nell’ospedale di Codogno. A fare gli onori di casa, nella “Area Rosa” è stato il direttore generale dell’Azienda socio sanitaria territoriale di Lodi Salvatore Gioia. La data prescelta non è stata casuale: il taglio del nastro è avvenuto in coincidenza con la Giornata internazionale contro la violenza alle donne. L’attivazione del servizio è stata salutata anche dalla vicepresidente della Regione Letizia Moratti la quale, tramite un messaggio, lo ha definito "uno strumento operativo di concreta efficacia nella battaglia civile e sociale contro le violenze e i maltrattamenti subiti ancora oggi da molte, troppe donne". Moratti ha ribadito che iniziative come questa fanno onore a chi le ha ideate e realizzate ed ha rivolto un pensiero ad animatori e volontari che si prodigheranno per garantire l’attività del Centro.

Lo sportello, già attivo in epoca pre-Covid, era stato chiuso nella primavera 2020 a causa della pandemia e ora ritorna operativo il mercoledì dalle 14 alle 17 e il giovedì dalle 9 alle 12 con la presenza di una psicologa del Centro Antiviolenza di Lodi “La metà di niente”. E questo spazio, di protezione e aiuto per donne vittime di violenza, è ancora più significativo se si pensa che nel solo 2021, da gennaio a settembre, nel Lodigiano, in Pronto Soccorso sono stati registrati 86 accessi catalogati come Codice Viola ("violenza domestica") di cui 56 a Lodi e 30 a Codogno. Alla cerimonia di ieri in ospedale hanno partecipato il sindaco Francesco Passerini, la consigliera delegata alle Pari opportunità del Comune, Giulia Piroli, l’assessore comunale Silvia Salamina, i vertici di Asst, la vicepresidente e la psicologa del Centro “La metà di Niente”, Francesca Astori e Raffaella Vaghetti, e la referente per la Medicina Genere dell’Asst di Lodi, Barbara Grecchi.

Nell’occasione sono stati mostrati due poster inerenti il tema e la brochure “Vademecum per le vittime di violenza” tradotta in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), oltre a un allestimento della panchina rossa, simbolo del percorso di sensibilizzazione per combattere la violenza contro le donne. Per il direttore Gioia "la riapertura dello Sportello è un aiuto prezioso per le donne vittime di violenza del Lodigiano. Le invitiamo a trovare la forza di denunciare ogni sopruso. Con il rafforzamento dell’Area Rosa, andiamo inoltre a gettare le fondamenta della futura Casa della Comunità, che sorgerà proprio negli spazi dell’Ospedale di Codogno: un punto di accesso ai tanti servizi sanitari e socio-sanitari pubblici rivolti alla popolazione del Basso Lodigiano".