MARIO BORRA
Cronaca

Codogno, Cardiologia non ha più posti letto

I pazienti adesso non possono neppure essere ricoverati a Lodi e sono dirottati altrove

Ospedale di Codogno

Codogno (Lodi), 17 giugno 2020 - Cardiologia “smantellata“, punto interrogativo per il futuro. La fase tre dell’emergenza Covid ha lasciato strascichi pesanti e uno dei fiori all’occhiello della sanità provinciale fino a pochi anni fa, rischia un lento declino. Sia per l’ospedale di Codogno che per quello di Lodi , infatti, almeno in questa fase, per i malati di cuore in fase acuta c’è solo la soluzione del trasferimento in altri nosocomi. A Codogno la Cardiologia non ha più la possibilità di avere un posto letto, circostanza che prima avveniva anche se in coabitazione con il reparto di Rianimazione: ci sono le guardie diurne e nottune dei cardiologi che fanno capo alle urgenza del Pronto soccorso, ma senza la possibilità di ricoverare nessuno, mentre pure al Maggiore di Lodi non si può trasferire alcun paziente: niente reparto di Cardiologia con posti letti ad alta intensità nè è stata riaperta la Terapia intensiva vera e propria (c’è solo un maxi reparto per malati neurologici, cardiologici, pneumologici ed ancora suddividisi in colori a seconda del sospetto Covid) nè è stata riattivata l’emodinamica. Dunque, i pazienti vengono “traghettati“ nel milanese ed a Piacenza. Col rischio di perdere prezioso tempo.

Ma la situazione tornerà nella normalità? Al momento non ci sono prospettive certe. Ma ci sono altre specialità il cui futuro è ora incerto. La riabilitazione cardiologica a Codogno, per esempio, aperta a dicembre scorso, ad oggi è chiusa ed “occupata“ da alcuni reparti trasferiti da Casale, ma non si parla ancora di riapertura. E i segnali che arrivano non sono buoni: per esempio, si respira aria di smobilitazione tenuto conto che, per esempio, una cyclette nuova è già stata spostata al nosocomio di Sant’Angelo Lodigiano. Così come, sempre a Codogno, è stato prelevato un ecocardiografo, che serviva all’ambulatorio cardiologico, e portato a Lodi. Ed anche gli ambulatori sono col fiatone: per esempio quello specifico per lo scompenso cardiaco, a Codogno ha carenze di personale.