
Al via l’operazione di rimozione delle biciclette “sospette” da tempo abbandonate
Codogno (Lodi) - Blitz antidegrado ieri mattina da parte della Polizia Locale con il supporto degli uomini dell’ufficio tecnico: la task-force, dopo diversi sopralluoghi avvenuti nel mese di luglio, ha infatti ripulito la zona antistante la stazione ferroviaria dalle biciclette abbandonate e presumibilmente rubate. Una piaga che interessa da tempo la zona dello scalo dove, con maggior frequenza, finiscono le due ruote una volta trafugate.
Ieri, il repulisti ha interessato otto bici da donna, cinque da uomo e otto tra rottami vari composti da forcelle e ruote “cannibalizzate”. Tutto il materiale è stato caricato sul furgone del comune e stoccato presso il magazzino: dal momento della sistemazione, scatta il periodo di tempo di deposito terminato il quale le due ruote, se non reclamate dagli aventi diritto, diventano di proprietà del Comune. "L’intervento fa parte di una politica antidegrado che coinvolge anche gli eventuali reati ambientali per i quali vogliamo condurre una campagna di tolleranza zero verso gli ecofurbi e di sensibilizzazione verso la popolazione, a partire dal mese di settembre – ha sottolineato il sindaco, Francesco Passerini –. Fino ad ora abbiamo scoperto quattro violazioni relativamente all’abbandono di rifiuti in giro per la città".
La rimozione di ieri mattina ha interessato piazzale Cadorna, viale Trivulzio, nei pressi della passerella, e piazzale Polenghi Lombardo. Nella zona dello scalo, la situazione, in generale, per quanto riguarda degrado e pulizia è decisamente sconfortante: in certi punti (per esempio lungo il budello pedonale di collegamento tra viale Vittorio Veneto e piazzale Cadorna) la sporcizia è davvero ovunque senza considerare i muri dei palazzi vicini vandalizzati da scritte. Resta il nodo della sicurezza e della necessità di un controllo maggiore in un punto nevralgico della città: si era fatto avanti tempo fa un progetto per poter utilizzare la vecchia caserma della Polfer, una volta ceduta da Rfi, per utilizzarla come sede di associazioni, ma ad oggi non vi è alcuna novità, nemmeno all’orizzonte.