A Codogno un solo positivo su 1.565 alunni: nella prima zona rossa scuole sotto controllo

"Al momento i nostri alunni si comportano bene" dice la preside Cecilia Cugini

La preside Cecilia Cugini nell’aula didattica esterna del plesso di San Biagio

La preside Cecilia Cugini nell’aula didattica esterna del plesso di San Biagio

Codogno (Lodi) - Nelle scuole della prima zona rossa, nonostante l’aumento dei contagi in tutta la Lombardia, la guardia alta sembra portare frutti. A Codogno, per esempio, dove all’inizio della prima ondata le scuole erano state le prime a chiudere, all’Istituto scolastico comprensivo si spera di proseguire così: "I contagi tra i minori di 12 anni si stanno alzando in modo vertiginoso e di conseguenza, oggi più che mai, è essenziale rispettare le regole che ci siamo imposti nell’ultimo biennio per scongiurare la didattica a distanza. Un sistema di insegnamento che, in caso di necessità , è utile ma, nei fatti, nessuno ama molto", introduce la preside Cecilia Cugini. 

Nei vari plessi dell’Istituto, al momento, la situazione è sotto controllo: "Per adesso, sperando in bene, abbiamo un solo positivo in quarantena e restano a casa anche alcuni contatti stretti di situazioni diverse esterne alla scuola – spiega Cugini – Questo è soprattutto merito della diligenza degli alunni che, dopo la terribile esperienza della prima zona rossa e le difficoltà della didattica a distanza, sono molto responsabili". I ragazzi hanno ben compreso la posta in gioco: "Al momento i nostri alunni si comportano bene: l’unico positivo è alla primaria e su 1.565 studenti non ci lamentiamo – ribadisce – Questo bambino aveva manifestato sintomi quando era già in quarantena, perché a sua volta era stato un contatto stretto di qualcuno al di fuori della scuola e quindi, di conseguenza, al momento non ci sono classi in quarantena".

Da lunedì è anche rientrata in vigore una nuova ma nota direttiva del ministero dell’Istruzione che prevede che, in presenza anche di un solo positivo, la classe resti tutta in quarantena (ma il ministero della Sanità ha fatto dietrofront e ha precisato che questa regola non si applicherà, ndr). "Data l’incidenza dei casi infatti – spiega la preside – non ci sarà più la fase di tracciamento e di osservazione, ma, in automatico, si chiude. Speriamo di non arrivarci. Negli istituti di Codogno, comunque, gli spazi aggiuntivi ricavati nel biennio per garantire distanziamento sono stati mantenuti, non è cambiato nulla rispetto al 2020: obbligo di indossare la mascherina, area zione frequente dei locali tra un’ora di lezione e l’altra". 

"Gli alunni ne hanno abbastanza della didattica a distanza e quindi sono parecchio responsabili. Fanno fatica ma, finché le cose vanno avanti così, potremo tenere palestre aperte anche di pomeriggio, garantire attività extracurriculari, dallo sport al musical ai corsi di lingua e all’informatica. Loro sono la fascia più vulnerabile. Alla peggio siamo attrezzati e rassegnati per istruirli a distanza".