
La discarica di Soltarico è chiusa dal 2015
CAVENAGO D’ADDA - Un’altra beffa sulla vicenda della discarica di Cavenago. Secondo quanto raccolto dal Comitato No ampliamento discarica, guidato da Mario Forti, il Comune lodigiano, sede dell’impianto provinciale chiuso ormai dal 2015, dovrà versare nelle casse della Provincia di Lodi 8mila euro all’anno fino al 2043 (anno di chiusura definitivo del sito) per la concessione dell’area del primo lotto.
Un nuovo capitolo dopo la sentenza del Tribunale di Lodi che lo scorso dicembre ha prosciolto (in buona parte per prescrizione) i vertici di EcoAdda, la società (da anni in liquidazione) proprietaria dell’impianto, partecipata al 70% dal privato Waste Italia e al 20% dalla Provincia di Lodi, a processo per aver effettuato un’attività di smaltimento dei rifiuti non pericolosi in assenza però della prescritta autorizzazione.
Il tribunale di Lodi in primo grado ha stabilito che tutte le accuse, relative all’ultimo lotto di ampliamento, sono prescritte, perchè è passato troppo tempo dall’epoca dei fatti contestati. "Sul sito del Comune di Cavenago abbiamo imparato a conoscere un nuovo termine: canone ricognitorio - spiegano dal comitato - Sta a significare che il Comune a seguito di accordo con la Provincia di Lodi e ratificato con delibera di Consiglio nel 2012, dovrà versare 8mila euro l’anno fino al 2043 l’anno per la concessione dell’area del primo lotto al Comune. È difficile da accettare. A nostro avviso dovrebbe essere EcoAdda a pagare, ma la grossa contraddizione è che la Provincia chiede soldi al Comune e contemporaneamente è socia di EcoAdda".