MARIO BORRA
Cronaca

Casalpusterlengo, la variante alla via Emilia: “Lavori al 60 per cento. Il 2025 anno cruciale”

Sopralluogo ieri nel cantiere aperto da tre anni. Presidente della Provincia e sindaco: “Un’opera mastodontica”

Casalpusterlengo, la variante della via Emilia

Casalpusterlengo (Lodi) – La più grande e impattante opera pubblica nel Lodigiano degli ultimi anni è finalmente al giro di boa: sul tracciato cantierizzato da circa tre anni della variante alla via Emilia, in territorio di Casalpusterlengo, ieri mattina è stato effettuato un sopralluogo da parte del sindaco Elia Delmiglio e del presidente della Provincia Fabrizio Santantonio. I due politici hanno ascoltato tecnici e operai della ditta che sta effettuando i lavori per conto di Anas.

«Il cantiere è più meno concluso, diciamo al sessanta per ceno – ha spiegato il primo cittadino a margine del mini tour partito dal campo base a Sud nei pressi della rotonda per l’altra variante, quella alla Sp 234 verso Codogno su cui si innesterà. Le opere strutturali sono già a buon punto e, assicura Delmiglio, "entro la fine dell’anno ci sarà un’accelerazione".

Poi nel 2025 si "entrerà nell’anno cruciale" visto che l’opera dovrebbe essere consegnata finita. Il sito di Anas rilancia ottobre dell’anno prossimo come termine ultimo ma Delmiglio non si sbilancia. "Anas ha fatto riferimento all’autunno del 2025 ma in modo generico", ha ribadito.

Non solo la lingua d’asfalto è stata completamente realizzata lungo il totale del tracciato di sette chilometri che bypassa Casalpusterlengo e la frazione Zorlesco a Nord-Ovest, ma anche diverse opere accessorie sono già in piedi come i ponti di collegamento tra alcune località – ad esempio le Cascine delle Coste – e la viabilità ordinaria. "Non è ancora stata realizzata una rotonda tra la via Emilia e la Provinciale 22 ma sarà costruita per ultima, nell’agosto del prossimo anno", spiega Delmiglio.

Per il sindaco "si tratta di un’opera mastodontica, che cambia radicalmente l’assetto viabilistico non solo di Casalpusterlengo, che andrà ripensato, ma anche dell’intero comparto del Sud Lodigiano". Un’opera necessaria per "liberare" la città dal traffico sempre più opprimente che viaggia sul tracciato storico della Statale 9, ma il primo cittadino non nega che "l’impatto della nuova tangenziale su alcune zone, come per esempio su Zorlesco, è molto pesante. Il tracciato gira attorno al centro abitato. Urgono mitigazioni ambientali".