LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Bimbo conteso fra i genitori, è in comunità. La mobilitazione: "Ridatelo alla madre"

Il tribunale ha disposto l’allontanamento su richiesta del padre, dopo una condanna subita dalla ex moglie. Ma l'avvocato della donna non ci sta: "Portato via con l'inganno"

Deborah Delle Donne

Casalmaiocco (Lodi) - Nuovo presidio per chiedere che Gabriele, 9 anni, nome di fantasia, finito in una comunità per minori su decisione del Tribunale in seguito alla richiesta formulata dal padre, torni a casa dalla madre e dalla sorella. Venerdì 11 alle ore 20.30 le associazioni Operazione ricominciamo, Maternamente e Movimentiamoci Vicenza organizzano un ritrovo in piazza Roma, davanti alla chiesa, per poi dirigersi in piazza San Valentino, davanti al municipio, luogo dove il bambino è stato sottratto alla madre con l’inganno: chiedono che Gabriele, che vuole tornare a casa, venga ascoltato.

"Ogni sera penso a questo bambino, che si ritrova in comunità perché il papà non riesce a farsi accettare – afferma Donatella Bussolati, avvocata della mamma, Deborah Delle Donne –. Io lo ritengo un sistema inaccettabile, ma come lo hanno portato via dalla mamma con costrizione, allora che lo portino dal papà allo stesso modo. Bisogna lavorare sulla bigenitorialità ma non privando il bambino anche dell’altro genitore. I giudici incrementano il conflitto invece che abbassarlo; non è stato attivato il mediatore familiare ed è gravissimo".

Deborah Delle Donne è stata condannata il 2 novembre in primo grado a 6 mesi, pena sospesa, e al pagamento di settemila euro al papà di Gabriele, più le spese processuali, perché non gli avrebbe fatto vedere il bambino dal 2017: "Ci appelleremo perché non si basa su fatti veri e per ora siamo riusciti ad evitare il pignoramento e a rendere inefficace il provvedimento – spiega Bussolati –. Non sono riusciti nemmeno i servizi sociali a far vedere il papà a Gabriele mentre si trovava al centro diurno. Era la mamma che sollecitava via mail incontri col papà e aveva anche organizzato una serata 'familiare' di gioco al bowling che aveva funzionato. Non capisco l’accanimento del Tribunale nei confronti di questa donna. Ora chiederemo gli arretrati non pagati dal papà per il bambino: da novembre dell’anno scorso a giugno 2022 non ha più versato niente".

Ora c’è molta attesa per il giudizio della Corte d’appello del 28 novembre sulla decisione del Tribunale di portare il bambino in comunità dopo aver definito la madre "manipolatrice": "Ma – conclude Bussolati – per la Cassazione l’alienazione parentale (Pas) non esiste e non deve essere applicata".