A Lodi cresce la cittadinanza attiva: "Strade e greti del fiume da pulire. I gruppi sono tanti, facciamo rete"

L’appello arriva dal team “Revellino e dintorni oltre Adda“. Il Comune intende censirli e pure rifornirli di attrezzature.

A Lodi cresce la cittadinanza attiva: "Strade e greti del fiume da pulire. I gruppi sono tanti, facciamo rete"

A Lodi cresce la cittadinanza attiva: "Strade e greti del fiume da pulire. I gruppi sono tanti, facciamo rete"

La cittadinanza attiva cresce. Nel quartiere di Revellino un gruppo, con cadenza settimanale, si ritrova per pulire, raccogliere rifiuti e manutenere i parchi. “Revellino e dintorni oltre Adda“ è il loro nome, principale organizzatore Giuseppe Olivero, che spiega: "Lo faccio da un paio di anni, prima con qualche amico ma ora siamo una quarantina. Siamo di Revellino ma non ci fermiamo a pulire lì, per esempio abbiamo pulito all’Olmo con un gruppo di lì, lungo la Statale verso il Cremasco. Il sindaco di Crespiatica, Carlo Alberto Rizzi, ci aveva ringraziati. Non siamo gli unici, per esempio ci sono i Pulizziotti di Monte Cremasco, partiti dall’iniziativa di Gianmario Crespiatico; i Cata-Sù di Crespiatica, organizzati da Valentina Strada; gli Amici dei fontanili di Dovera. Noi vorremmo far rete con tutti i gruppi che si occupano di fare pulizia. A breve organizzeremo qualcosa di grosso insieme. Adesso progettiamo di pulire il greto dell’Adda da gomme e copertoni".

L’assessore lodigiano Stefano Caserini, con deleghe all’Ambiente e Azione sul clima, oltre ad autorizzare il lavoro del gruppo sta preparando il Patto cittadini attivi, con cui il Comune tutelerà questi esponenti della cittadinanza attiva, registrandoli e rifornendoli di materiale, ma anche autorizzandoli a fare piccoli interventi di manutenzione, ad esempio se si rompe un gioco in un parco. "La priorità assoluta oggi per me sono i rifiuti abbandonati, con sacchi che spesso spuntano dove non te lo aspetti, e i Comuni che non si accorgono o li lasciano lì. Noi facciamo tutto per l’ambiente, inteso anche come luogo dove si vive, dove i bambini e dove passeggiamo, dove è squallido abbondare la spazzatura abbandonata", conclude Giuseppe Olivero.

Luca Pacchiarini