CRISTIANA MARIANI
Cronaca

Robecco sul Naviglio, febbre gialla: mistero sul contagio

L’uomo infettato da una zanzara tigre era da poco tornato dalle ferie

Pronto soccorso

Milano, 26 agosto 2019 - «Non c'è pericolo di contagio, la cittadinanza non rischia nulla. Inoltre è probabile che la malattia sia stata contratta altrove, durante un viaggio. Raccomandiamo quindi a tutti i cittadini di mantenere la calma e non lasciarsi prendere dal panico. Tutti i presìdi del caso sono stati comunque presi, abbiamo provveduto a una disinfestazione e ne metteremo in atto un’altra oggi e domani sul territorio comunale. Abbiamo contattato i tecnici dell’Ats, che stanno provvedendo al controllo del territorio con un’azienda specializzata che si occupa di disinfestazioni». L’assessore comunale alle politiche sociali e sanitarie Luigi Vadrucci rassicura tutti i cittadini di Robecco sul Naviglio dopo il caso di Dengue, la malattia infettiva che si contrae attraverso la puntura di una particolare zanzara tigre. Il vettore principale di questa malattia è infatti la zanzara Aedes aegypti, la cosiddetta zanzara della febbre gialla. Solitamente l’infezione porta nel soggetto febbre molto alta, cefalee e dolori muscolari e si cura con terapie di supporto e idratazione.

Solo in una ridottissima percentuale di casi si sviluppa una febbre emorragica che può anche compromettere la vita del soggetto punto dalla zanzara. Per questo a rivestire particolare importanza sono le disinfestazioni precauzionali, che stanno riguardando tutto il paese ma soprattutto la zona nel raggio di circa 200 metri dell’abitazione dell’uomo, che si trova ricoverato in ospedale dopo la puntura di questa zanzara – il paziente abita nella zona di via Corte dell’Arsenale, una strada centrale caratterizzata da una serie di abitazioni signorili che si affacciano sul parco di Borgo Archinto, a due passi dal Naviglio Grande –. Ma le polemiche non mancano. «Perché a fare le disinfestazioni deve essere soltanto Robecco e non anche i paesi vicini?» domandano dal Comune. Come detto, comunque, pare che il contagio non sia avvenuto in paese: l’uomo ha scoperto di essere malato al ritorno da un viaggio per le vacanze estive. L’attenzione in ogni caso è massima in tutto il territorio. Intanto si aspettano sviluppi clinici in merito alle condizioni del robecchese ricoverato.