Voli notturni: "No agli aumenti serve confronto"

Uni.Co.Mal, unione dei comitati, è preoccupato per la richiesta di Sea di aumentare il traffico notturno a Malpensa senza un piano di zonizzazione. Chiedono un equilibrio tra le esigenze dell'aeroporto e del territorio. Anche Europa Verde si oppone, sostenendo che non c'è bisogno di una nuova Cargo City nel Parco del Ticino.

No all’aumento del traffico notturno a Malpensa. Uni.Co. Mal (unione dei comitati) è preoccupato "dalla richiesta da parte di Sea di dilatare l’utilizzo delle piste di decollo e atterraggio, senza che sia stato fatto un piano di zonizzazione, con un intervento di spostamento delle rotte". Continua Uni.Co.Mal "Come sempre ciò avviene passando sulle teste di un‘intera comunità che è già sottoposta ai disagi acustici ed atmosferici dei voli aerei in nome del profitto e delle leggi di mercato che possono includere ogni definizione tranne che quella di sostenibilità". Spiega Massimo Uboldi, coordinatore di Uni.Co.Mal: "Da parte nostra non vuol dire bloccare lo sviluppo ma vuol dire invece fare azioni di programmazione per Malpensa senza causare ulteriori disagi al territorio". Nella nota un invito a Sea: "Se vuole essere veramente credibile e “sostenibile“ deve operare diversamente, nello spirito di ricerca di uno stabile equilibrio tra le esigenze dell’aeroporto e quelle del suo territorio e all’insegna del rispetto , favorendo il dialogo". No all’aumento dei voli notturni anche da Dario Balotta, responsabile dei Trasporti per Europa Verde: "Sea, anziché limitare al massimo i voli notturni come fanno gli aeroporti di Zurigo, Amsterdam, Parigi, chiede di eliminare i pochi vincoli esistenti. Non c’è bisogno di una nuova Cargo City nel Parco del Ticino, che distruggerebbe l’ecosistema della brughiera, visto che agli autotrasportatori serve invece la digitalizzazione dello scalo merci esistente per ridurre i tempi di attesa per il carico e lo scarico e non nuovo cemento". R.F.