
Il cup dell'ospedale di Legnano
Legnano (Milano), 28 dicembre 2018 - La sanità è da sempre il fiore che tutte le ultime Amministrazioni regionali lombarde hanno orgogliosamente portato sul bavero. Se sulla qualità delle strutture e delle prestazioni è più difficile contestare, sui tempi d’attesa invece c’è però poco da essere ottimisti. Nei quattro nosocomi dell’azienda ospedaliera territoriale dell’Asst Ovest Milanese (Legnano, Magenta, Abbiategrasso e Cuggiono) accedere ad alcuni esami entro i termini dei protocolli sanitari della Regione è un’illusione. I tempi ambulatoriali dovrebbero essere, infatti, compresi tra i 30 e i 60 giorni - escluse le urgenze, che di solito vengono evase in pochi giorni, se non ore - e invece si parla anche di mesi di attesa. Anche anni, talvolta. Per fare un esempio, una prima visita endocrinologica all’ospedale di Legnano, prenotata a fine novembre 2018, prevedeva un’attesa fino al 2020: parliamo di oltre 400 giorni a fronte dei 60 massimi previsti dalla normativa. Per una visita oculistica prenotata all’ospedale di Legnano a fine novembre, l’attesa si sarebbe protratta fino all’ottobre 2019. In entrambi i casi i pazienti hanno messo mano al portafogli e prenotato due visite private al costo di 122 euro circa la prima (enodocrinologia) il 2 gennaio 2019 e a 112 euro la seconda (visita oculistica) il 27 dicembre 2018. Con gli stessi medici previsti dal servizio pubblico.
È un tema già noto al Consiglio comunale di Legnano - il Partito democratico aveva già proposto un ordine del giorno a riguardo - e che oggi torna alla ribalta grazie ai gruppi di opposizione (Pd, Legnano Futura, Legnano al centro, Insieme per Legnano, Movimento 5 stelle, Movimento per Legnano) che hanno chiesto poco prima di Natale una convocazione urgente della Commissione consiliare 8, più un’audizione della dirigenza dell’Asst Ovest Milanese. «Abbiamo valutato le molte segnalazioni dei ritardi nell’accesso alle visite specialistiche - ha spiegato il capogruppo del Pd Federico Amadei, medico - segnalazioni che i cittadini portano quotidianamente all’attenzione dei consiglieri. Le segnalazioni sono giustificate e non si contano i cittadini che devono pagare privatamente una visita o spostarsi ad Abbiategrasso o a Corsico per ridurre i tempi d’attesa. Il Consiglio e il sindaco devono svolgere un ruolo attivo in questo senso». Il Consiglio ha approvato la mozione: una speranza in più per i cittadini in lista d’attesa perenne.