
Liliana Segre, senatrice a vita
Legnano (Milano), 31 dicembre 2024 – Tra le presenze illustri che hanno varcato i cancelli dell’ex Villa Bonecchi, a Legnano, spicca quella della senatrice a vita Liliana Segre.
Qui Segre arrivò che aveva tredici anni. Era il 1943 e l’Europa era tormentata dal secondo conflitto mondiale. In quel momento la persecuzione nazista nei confronti degli ebrei e delle altre minoranze era all’apice della sua ferocia. Non a caso, Liliana Segre ragazzina visse a Legnano sotto falso nome, quello di Liliana Cherubini. Poco dopo ci fu il tentativo di fuggire in Svizzera, a cui seguì la conseguente deportazione ad Auschwitz.
All’epoca a Villa Bonecchi abitavano Paolo Civelli e Fulvia Cherubini, nipoti della famiglia dei Bonecchi, a loro volta suoceri del visconte Leonardo Cerini di Castellanza. Pagine che rimandano a un passato, che è riemerso grazie alle ricerche nell’archivio del Comune di Castellanza portate avanti da Claudio Caldiroli, appassionato di storia locale nonché assessore all’Ambiente.
Oggi nell’ex dimora si trova la scuola dell’infanzia Santo Bambino Gesù, che ospita ben 160 piccoli alunni. A coordinarla per anni c’è stata suor Clementina Manzoni dell’ordine delle Sacramentine, che dopo 34 anni fa ritorno alla Casa Madre a Bergamo. Con lei anche suor Marcella. “Una separazione che ci era stata annunciata già nei mesi scorsi - ha detto la religiosa - ma speravamo di prendere tempo. E, soprattutto, che ci fosse un ricambio, senza arrivare alla chiusura definitiva. Sono felice perché lascio qualcosa di bellissimo e torno dove ho mosso i primi passi per diventare suora, ma provo anche un grande dispiacere a lasciare Legnano”.
La scuola continuerà ad essere coordinata da un’insegnante laica, Erica Fossati, in questo ruolo già da due anni. Le suore non ci saranno più, mentre il presidente resterà il parroco, padre Fausto Lincio. Quando la parrocchia di Santa Teresa diventerà Santuario, la scuola passerà al Santissimo Redentore.