Legnano, video porno all’open day del Bernocchi: scatta la denuncia

La preside dell’istitutodenuncia: "Stavolta è capitato a noi, ma le intrusioni durante le lezioni virtuali accadono spesso"

Annalisa Wagner, preside del Bernocchi di Legnano

Annalisa Wagner, preside del Bernocchi di Legnano

Legnano (Milano), 15 dicembre 2020 - «Abbiamo deciso di presentare denuncia alla polizia postale, ma quanto successo pesa sulla nostra scuola per la cattiva pubblicità che l’episodio ha procurato: una cattiva pubblicità generata anche da chi ha voluto da subito addossare all’istituto la responsabilità": la dirigente dell’Isis Bernocchi, Annalisa Wagner, mentre parla porta evidenti le tracce della delusione procurata da quanto successo nell’ultimo fine settimana, in occasione delle micro lezioni programmate per l’open day virtuale dell’istituto. Un appuntamento organizzato sulla piattaforma Google Meet e rovinato dall’“invasione” di soggetti ancora da identificare, che hanno condiviso video osceni e condito con bestemmie l’appuntamento dedicato ai futuri alunni e ai loro genitori.

«L’episodio è avvenuto durante la micro lezione di Informatica – spiega Wagner – e ha colto tutti di sorpresa. L’appuntamento reso pubblico su Meet era aperto alla condivisione di documenti, anche perché erano due i professori dell’istituto incaricati di alternarsi nel corso della lezione. Sfruttando questa opportunità, qualcuno si è inserito nel Meet utilizzandolo per altri scopo. La cattiva pubblicità che ha avuto il nostro istituto è stata subito amplificata da chi, sui social network, senza neppure chiedere conto di quanto stesse succedendo e praticamente in tempo reale, ha montato l’episodio e ci ha additati come responsabili diretti di quanto accaduto".

«Tutto questo è capitato a noi, ma mi risulta che episodi simili siano avvenuti anche in altri istituti della zona - continua la preside -. Dobbiamo prendere atto che la lunga preparazione a un evento importante come l’open day e organizzato in questo modo per far fronte a una situazione già difficile è stata in questo modo vanificata. Stiamo effettuando una nostra prima indagine interna per cercare di risalire ai soggetti che hanno avuto accesso alla micro lezione e che hanno poi messo in atto la loro azione di disturbo, ma abbiamo anche deciso di sporgere denuncia alla polizia postale".

Più che un atto di hackeraggio, dunque, forse qualcuno ha sfruttato in modo illecito le “finestre” che la piattaforma di videoconferenza e condivisione dei contenuti di Google lascia aperte. Negli open day versione “classica” ogni intervento ha avuto in passato una faccia e una voce subito identificabili: la distanza che la pandemia impone sarà ricordata anche le la possibilità di creare corto circuiti come questo, caratterizzati da interventi celati dietro il più becero anonimato.