Un vestito super colorato come l’arcobaleno

La Generazione Z e il Gay Pride: il pensiero dei ragazzi riguardo le manifestazioni e la comunità LGBTQ+

Giugno è il mese del Pride, una manifestazione pubblica aperta a tutti indipendentemente dall’orientamento sessuale, organizzata con l’intenzione di sensibilizzare riguardo la condizione sociale, culturale e umana degli omosessuali, bisessuali, lesbiche e transgender. Il Pride è famoso per i suoi colori e per le manifestazioni. Il motivo per cui è colorato sta nel passato: la sua data storica è il 27 e il 28 giugno 1969. Nasce in America quando un gruppo di poliziotti fece irruzione nel club gay Stonewall Inn di New York, picchiando, arrestando e minacciando i membri della comunità LGBTQ+.

Le "parate dell’orgoglio" non sono sempre state chiamate così, infatti venivano spesso indicate con "Gay Liberation" oppure "Gay Freedom" .

Da qui nasce il motto "Dillo in modo chiaro, e urlalo. Essere gay è giusto, essere gay è motivo giusto". Il simbolo del Gay Pride è la bandiera arcobaleno. Generalmente ogni colore della bandiera nasconde un significato (rosso rappresenta la vita, arancione, la guarigione, giallo, la luce del sole, verde, la natura, indaco, la magia e l’arte e viola, lo spirito).

La bandiera originale è stata progettata da Gilbert Baker, insieme a trenta volontari che hanno tinto e cucito a mano le prime due bandiere che, messe insieme, contenevano 8 colori.

Purtroppo ci sono paesi dove essere LGBTQ è illegale. Infatti in Afghanistan, Bangladesh, Camerun, Egitto, Gana, Iran, Kenya, Libano, Marocco, Nigeria, Pakistan, Qatar, Senegal, Tunisia, Uganda, Zimbabwe si rischia la galera o addirittura la pena di morte. In America, attualmente una persona su 3 considera l’omosessualità qualcosa di sbagliato.

Un sentimento ostile verso l’orientamento sessuale diverso scatena l’omofobia, ovvero paura nei confronti delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali. Ad oggi non è sostenuta da una letteratura sufficiente da farla inserire nei principali manuali psicodiagnostici.

L’Unione Europea considera questa fobia simile al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Da qui si capisce che l’UE sostiene e comprende le diversificate scelte sessuali delle persone.

La vera domanda che ci poniamo è: qual è il nostro pensiero?

Secondo noi, il Gay Pride è importante perché è l’unico momento in cui si permette alla gente di dimostrarsi per quello che è, senza paura di sciocche e insensate discriminazioni.

Bisogna comunque portare rispetto per ogni pensiero diverso dal proprio, anzi bisognerebbe imparare proprio dalle opinioni degli altri per vedere il mondo con occhi diversi. Dopotutto, il rispetto è una cosa che appare anche negli sport non solo nel pride. Tutti dicono: "non siamo tutti uguali" e meno male che è così, perché un mondo con cittadini che non si esprimono non piacerebbe a nessuno.