FABRIZIO PONCIROLI
Cronaca

Un tuffo nella magia del Carnevale. Dalle maschere alle foto vintage. In mostra cinquant’anni di feste

Boffalora, domenica in sala consigliare l’esposizione di oggetti e costumi che hanno fatto la storia. Gli organizzatori: "Tramite social abbiamo recuperato il materiale. Suggestivi i vestiti delle majorette".

Silvia Saccani tra gli organizzatori della mostra sui 50 anni di feste di Carnevale

Silvia Saccani tra gli organizzatori della mostra sui 50 anni di feste di Carnevale

Domenica in quel di Boffalora Sopra Ticino, si festeggia il Carnevale. Oltre al tradizionale ritrovo in piazza tra giochi e stelle filanti, con tanto di premio alla miglior maschera, è stata organizzata una mostra per celebrare 50 anni di feste di Carnevale organizzate nel paese. Nella sala consigliare del Comune di Boffalora Sopra Ticino, per tutta la settimana (ingresso gratuito, orari ufficio), sarà possibile ammirare costumi d’epoca, tra cui quelli della Fracass Band (ex banda musicale del paese), fotografie vintage e tanto altro. La mostra è stata organizzata da quattro boffaloresi, ossia Silvia Saccani, Marco Piroli, Andrea Maltagliati e Cristina Valesano, oltre all’Associazione La Piarda. Silvia, come nasce l’idea di questa mostra?

"Ci siamo ritrovati e abbiamo pensato a delle attività per ritrovare, tutti insieme, quel divertimento paesano. Il Carnevale ci è sembrata un’occasione ideale. Così è nata l’idea di sfidarci tra rioni e allestire una mostra". Come avete recuperato tutto il materiale?

"Tramite messaggi sui social e il classico passaparola. Grazie alle persone più anziane, abbiamo avuto accesso a storie, racconti e materiale. In questo modo abbiamo ritrovato bellissimi oggetti, anche in cascine abbandonate, ricordi di ogni tipo e centinaia di fotografie di feste di Carnevale del passato".

È vero che vi sono stati dati anche dei video dell’epoca?

"Sì, sono stati recuperati diversi video, anche amatoriali. Sono rispuntate immagini vecchissime, riaffiorati vecchi ricordi e, ogni tanto, qualche lacrimuccia è scesa pensando a chi non c’è più".

Quali sono gli oggetti più curiosi e particolari recuperati?

"Tantissimi. La divisa originale del direttore della Fracass Band è un oggetto davvero importante. Divisa completa di parrucca e bacchetta. I vestiti delle majorettes. Anche alcuni oggetti di scena, insomma davvero di tutto".

Un ritorno alle tradizioni…

"In passato, lo spirito di appartenenza al proprio paese era davvero sentito. In alcuni video si vedono fiumi di persone in corteo alle spalle dei carri che venivano costruiti sempre da gente del paese. Abbiamo creato dei gruppi Whatsapp per facilitare la connessione ma le persone fanno fatica. Siamo davvero in pochi".

Oltre alla mostra, state organizzando altro?

"Un flashmob da ballare tutti insieme durante il pomeriggio di domenica. Abbiamo consigliato di mascherarsi con soggetti a piacere ma del colore del proprio rione di appartenenza, così da creare una bella macchia di colore. Distribuiremo delle parrucche del colore dei rioni, ossia giallo, rosso, blu e verde, sperando che la gente si diverta. La maschera più bella verrà premiata".