Uccide la figlia soffocandola, madre resta in carcere

Patrizia Coluzzi non ha risposto alle domande del gip, che ha convalidato il fermo a San Vittore

Patrizia Coluzzi di Cisliano

Patrizia Coluzzi di Cisliano

Cisliano (Milano) Non parla Patrizia Coluzzi. La donna di 41 anni, fermata per l'omicidio per soffocamento della figlia Edith di soli due anni nella notte tra il 7 e l'8 marzo nella sua casa di via Mameli a Cisliano, non dice una parola nell'interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari. Proprio il gip ha deciso di convalidare il fermo nel carcere di San Vittore, rigettando così la richiesta della difesa della donna di domiciliari in una struttura di cura. Patrizia Coluzzi è risultata negativa ai test tossicologici e al momento sarebbe caratterizzata da uno stato dissociativo momentaneo. La custodia cautelare in carcere potrebbe essere motivata dal fatto che la donna, dopo aver ucciso la figlia, abbia tentato di suicidarsi ferendosi a un braccio. Patrizia Coluzzi non ha aperto bocca durante l'interrogatorio nel quale il gip da remoto le ha posto alcune domande su quello che è successo. Ora la conferma della custodia a San Vittore.