
L’indagine dei carabinieri di Monza è culminata con le otto ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip Andrea Giudici
Sono finiti tutti in carcere in custodia cautelare. I carabinieri del Gruppo di Monza, ieri mattina, hanno notificato otto ordinanze di custodia cautelare in carcere ad altrettante persone residenti, nella maggior parte, nei comuni del Magentino. Tra di loro anche un medico che ha l’ambulatorio a Marcallo con Casone e risiede a Inveruno. Misure firmate dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Monza Andrea Giudici. Alla base di tutto ci sarebbe proprio il medico che prescriveva farmaci oppioidi utilizzati nella terapia del dolore a pazienti che in realtà non necessitavano di quei farmaci che venivano prelevati dalle farmacie e smerciati sulle piazze internazionali.
Le persone che si rivolgevano a lui per la ricetta risultano essere residenti a Magenta, Corbetta, Cuggiono, Inveruno, Marcallo, nel Pavese e a Cologno Monzese. Alcune originarie dell’Egitto (cinque), tre italiane. Di fatto i farmaci erano destinati allo spaccio. Le ricette prevedevano prescrizioni di farmaci oppioidi quali l’Oxycontin, un analgesico oppioide usato nella terapia del dolore. L’ossicodone è un antidolorifico oppioide tra i più utilizzati al mondo e ampiamente somministrato a pazienti oncologici. Usato in campo medico, sotto strettissima sorveglianza, per il trattamento del dolore da moderato a grave quando i normali trattamenti non portano risultati.
Spesso le ricette prevedevano la somministrazione di contramal, anch’esso utilizzato per la terapia del dolore. Tra gli arrestati sottoposti alla misura cautelare soltanto una di loro era medico. Gli altri erano solo “pazienti” che si rivolgevano a lui per la ricetta e poi si recavano nelle farmacie a prendere i farmaci. Le indagini sarebbero scattate proprio dopo la segnalazione da parte di alcuni farmacisti insospettiti per richieste di farmaci oppioidi in quantità decisamente superiori al normale. Cosa che ha fatto scattare le indagini da parte della Procura di Monza. L’inchiesta, partita da Seveso (Monza), ha accertato un traffico di oppioidi acquistati con prescrizioni false rilasciate dietro compenso dal medico compiacente che in un anno ha emesso 750 ricette per oltre 1300 confezioni di farmaci, poi rivenduti nel mercato nero dello spaccio di droga.
Graziano Masperi