Vigevano-Malpensa, superstrada bloccata dal Tar: vertice con Fontana

Il governatore atteso a Robecco con i “sindaci del sì“ a sostegno del progetto dopo la bocciatura

Una delle manifestazioni organizzate a sostegno della Vigevano-Malpensa

Una delle manifestazioni organizzate a sostegno della Vigevano-Malpensa

Milano, 15 febbraio 2020 -  I cosiddetti “sindaci del si“, favorevoli alla realizzazione del prolungamento della Boffalora-Malpensa sino ad Abbiategrasso, per favorire il collegamento del Vigevanese e della Lomellina allo scalo internazionale, sono pronti ad avviare delle azioni per rilanciare il progetto dopo che nelle scorse settimane il Tar ha bocciato quello in essere, evidenziando diverse criticità. Il Tar con il suo pronunciamento ha dato ragione alle istanze di due agricoltori che avevano subito l’esproprio dei loro terreni "perché tale atto venne compiuto nel 2008 sulla base di una Valutazione di impatto ambientale risalente al 2005 e poi non adeguata alle modifiche del progetto apportate successivamente. In pratica l’esproprio dei terreni venne attuato sulla base di un progetto che è stato successivamente modificato in misura significativa, senza verificarne più l’eventuale impatto che il nuovo tracciato avrebbe avuto sul territorio e sull’ambiente".

Quali saranno i prossimi passi i sindaci sostenitori della variante lo sveleranno questa mattina nell’incontro programmato in municipio alle 10.30. E lo faranno con il sostegno del massimo esponente della Regione, il presidente Attilio Fontana, che avrà al suo fianco due parlamentari della Lega, Massimo Garavaglia e Marco Maggioni (la Lega ha sempre sostenuto questo collegamento). Problema della variante che il sindaco di Robecco ha anche cercato di forzare creando una strozzatura sul ponte che attraversa il Naviglio (mettendo un semaforo "a tutela dell’utenza pedonale e ciclabile"), dove passa tutto il traffico che oggi percorre l’ex statale Est Ticino nel tratto tra Magenta e Abbiategrasso. Semaforo che ha generato non pochi problemi di carattere ambientale ed economico (in primis ai commercianti del paese). Quello della variante in realtà è un problema esclusivo di Robecco, che vorrebbe togliersi dal paese il traffico esclusivamente di passaggio. Problema che non hanno né Magenta né Abbiategrasso (altri due “Comuni del sì“), dotati di opportuna circonvallazione. È un problema atavico. Forse in tanti si ricordano ancora l’assemblea, alla fine degli anni Settanta, alle scuole col sindaco Beniamino Merlo e Mario Chiesa (sì proprio lui, quello di Mani pulite), allora consigliere provinciale. Da allora di acqua sotto il ponte del Naviglio ne è passata parecchia e ancora oggi non c’è una soluzione.