Cosa fanno quattro studenti dell’Università dell’Insubria al Polo Nord, nella base artica di Toolik? Come vivono? Come vedono, da vicino, gli effetti del cambiamento climatico e il permafrost? Saranno loro stessi (Chiara Casiraghi, Lorenzo Tonin, Filippo Caccia e Vasudha Chaturvedi i loro nomi) a raccontarlo mercoledì 27 settembre alle 19 italiane, ovvero le 9 del mattino in Alaska, durante una conferenza aperta al pubblico nell’Aula magna di via Dunant a Varese, che sarà trasmessa anche in diretta Youtube. L’iniziativa, che rientra nel programma della "Notte dei ricercatori", nasce nell’ambito del progetto Polar Insubria, coordinato dai professori Mauro Guglielmin e Nicoletta Cannone, da vent’anni impegnati sul tema del cambiamento climatico con esperienze sul campo sia al Polo Sud che al Polo Nord. Il progetto Polar Insubria è finanziato dal Ministero con 90mila euro e da fondi di ateneo, in modo da sostenere quasi per intero le spese di trasporto e permanenza degli studenti: in tutto 445mila euro in tre anni. Nella base in Alaska l’Insubria è l’unica rappresentanza europea. I professori Cannone e Guglielmin sono stati là a luglio e hanno avviato i monitoraggi delle emissioni di metano e anidride carbonica e del permafrost, olrtre ai monitoraggi termici con il drone.Lorenzo Crespi
CronacaStudenti in Alaska per Polar Insubria