L’allarme scatta intorno alle undici e mezza di ieri mattina. I famigliari non riescono a parlargli, a mettersi in contatto con lui telefonicamente, e in preda all’agitazione e temendo il peggio fanno allertare i soccorsi. Quando nell’abitazione di Castello Cabiaglio – minuscolo paese di neanche 600 anime a ridosso del parco del Campo dei Fiori – arrivano per primi i carabinieri, e aprono la porta dell’appartamento, la tragica scoperta. Esanime a terra, in soggiorno, il corpo di un uomo. Sangue attorno. I militari della Compagnia di Luino si rendono subito conto che la vittima ha una profonda ferita da taglio inferta con un coltello, che gli è stata letale.
A perdere la vita è Tiziano Ghiringhelli, 62 anni, artigiano specializzato nella lavorazione del cuoio e delle pelli. Nell’appartamento arrivano il medico legale e il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Varese Valeria Anna Zini.
Vengono subito presi in esame tutti gli scenari possibili. A cominciare dalla rapina finita nel sangue. La memoria va inevitabilmente a quanto accaduto lo scorso 27 gennaio a Cairate, all’omicidio del giovane 26enne Andrea Bossi mortalmente ferito con una coltellata alla gola. Il cui assassino è ancora ricercato. Nell’appartamento di Ghiringhelli tuttavia gli inquirenti, dopo un accurato e attento esame, non trovano elementi che possano far pensare all’irruzione di estranei in casa. Nessun segno di effrazione o di colluttazione viene a galla. Nell’appartamento inoltre non sembra mancare nulla. Si fa così strada – pur non escludendo comunque nessuna pista – l’ipotesi del gesto volontario. Come poi emergerà dopo aver ascoltato i familiari il sessantenne era infatti gravemente malato da tempo. Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata già domani.
Red. Var.