
Scontri di Cassano Vertice fra sindaci Provincia e prefetto "La gente ha paura"
"Il nostro compito è quello di rassicurare i cittadini sul fatto che stiamo lavorando e arriveremo a una soluzione". Così il sindaco di Cassano Valcuvia, Serena Barea, si è espressa al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito a Villa Recalcati per affrontare il “caso Cassano“. Nel piccolo centro della Valcuvia da diverso tempo si susseguono comportamenti problematici da parte di alcuni ragazzi che risiedono in una comunità che ospita minori stranieri, 47 per la precisione. Lo scorso sabato l’episodio più eclatante, con alcuni di loro giunti fino allo scontro con i residenti dopo che un giovane si era rifiutato di pagare il biglietto del bus. Ma la situazione non riguarda la sola Cassano.
"Una struttura che si trova in quel contesto può creare disagi non solo al piccolo Comune ma anche a quelli vicini, ed è quello che sta succedendo - ha commentato il presidente della Provincia di Varese, Marco Magrini - oltre al fatto increscioso di sabato abbiamo delle segnalazioni di criticità sui pullman e fino al mercato di Luino. È il territorio coinvolto, ecco perché è stato chiesto questo incontro". Presenti alla riunione oltre al prefetto e ai sindaci anche i rappresentanti della cooperativa che gestisce la comunità e la Provincia e la Comunità Montana Valli del Verbano.
Spetterà all’ente montano, presieduto da Simone Castoldi, organizzare un tavolo di lavoro ristretto che affronterà il tema nel dettaglio per mettere a punto delle soluzioni. "Una serie di iniziative e programmi - osserva il prefetto Salvatore Pasquariello - per impegnare al meglio i ragazzi che sono ospitati dalla comunità per lavorare insieme e prevenire le problematiche di ordine pubblico che si sono verificate negli ultimi giorni". L’obiettivo è quello di rasserenare gli animi in paese. "In questo momento il clima è piuttosto caldo, le persone sono esasperate e stanche di certe situazioni - conclude il primo cittadino - è nostro compito dare la certezza che non siamo inermi ma stiamo lavorando per questo che purtroppo però è un problema nazionale che non si può risolvere spegnendo e accendendo un interruttore. È un lavoro che porteremo avanti insieme ai Comuni limitrofi".
Lorenzo Crespi