Impianti sportivi a San Vittore Olona: protesta sulla gestione dei campi

Il Centro giovanile (Cssvo) si è trovato a "condividere" la struttura con due nuove società. La lettera: "Tariffe schizzate alle stelle"

La Cinque Mulini, manifestazione sportiva che si tiene a San Vittore Olona

La Cinque Mulini, manifestazione sportiva che si tiene a San Vittore Olona

San Vittore Olona - Non si arresta dopo anni la polemica infinita sugli impianti sportivi a San Vittore Olona. Nei giorni scorsi il "Centro giovanile" aveva inviato una mail di protesta al comune sulla gestione dei campi sportivi. Il Cssvo si è trovato infatti “condividere” il campo sportivo con due nuove società di San Vittore Olona ovvero la Sport+ e la società Accademia Easy Team che ha recentemente trasferito la sede al Campo Sportivo Malerba. "Non è accettabile che a seguito dei lavori di miglioria del campo sportivo che verranno pagati dal Comune, le nuove società che hanno sempre avuto la sede ed operato altrove, la trasferiscano solo ora per questioni meramente opportunistiche nel nostro comune sottraendo così gli spazi per le attività sportive ai ragazzi di San Vittore. Infine segnaliamo che il gestore insieme al contratto ci ha inviato nuove tariffe che, rispetto a quelle approvate e pagate l’anno scorso sono pressoché raddoppiate. Come è possibile? Gli importi richiesti sono superiori a quelli che dovremmo pagare se andassimo a giocare su un campo di un altro comune. Oltre che inaccettabile sarebbe anche insostenibile".

Sulla querelle intervengono oggi anche i consiglieri Paolo Salmoiraghi e Marco Zerboni: "Il Comune aveva prospettato una assemblea pubblica sul tema. Non hanno mai avuto la volontà politica di migliorare il progetto, non per fare un favore a qualcuno ma per il bene della cittadinanza e delle associazioni che fruiscono degli impianti. Esistevano delle criticità che l’amministrazione non ha mai voluto affrontare. La rete di divisione tra pista e campo sintetico non è mai stata riposizionata: bastava indicarlo nel corso dei lavori e sarebbe stato fatto, cancellando sul nascere le polemiche tra chi corre e chi gioca al calcio. Le caldaie non oggetto di ristrutturazione potevano essere sostituite inserendole nei lavori da effettuare, la manutenzione ordinaria e straordinaria sarebbe stata a carico del gestore. L’assessore Rotondi si diceva disponibile a sottoporre la questione alla giunta. L’avrà mai fatto?".