CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Canegrate, la denuncia: "Troppi schiamazzi per le feste d'estate, voglio dormire"

Un residente in zona Cascinette si lamenta: "Faccio il benzinaio e di notte devo dormire"

Una festa notturna

Canegrate (Milano), 2 agosto 2018 - "Voglio riposare, è un mio diritto e voglio che questo Comune lo riconosca a me e agli altri residenti". Gaspare Spinnato è un canegratese che racconta ciò che succede, ormai da anni ogni estate, in zona Cascinette. «Io abito a due metri dall’area feste che è di proprietà del Pd, e che ogni estate affitta anche ad altre persone per farci delle feste private che finiscono praticamente all’alba. Io faccio il benzinaio di mestiere, mi alzo presto e ho tutto il diritto di andare a dormire». Un braccio di ferro, quello di Gaspare, anche contro l’amministrazione comunale, in totale imbarazzo visto che la giunta che regge il paese è di centrosinistra.

"Mi dicono che non possono farci niente, ma esistono delle leggi e devono essere applicate perché io sono un cittadino come gli altri e non uno di serie B, e lo stesso vale per la mia famiglia». le ultime due feste si sono trascinate oltre la mezzanotte, con musica, balli e rumori che hanno proseguito anche fino alle tre di notte. "Mi hanno costretto a chiamare i carabinieri. Qualcuno ha usato anche un megafono per bestemmiare in piena notte e tirare parolacce a raffica. Sembra lo facciano apposta, e l’amministrazione che tace è la peggiore risposta". La legge prevede che alle 24 tutti i locali devono smettere di fare musica e la cosa si ripete anche per le feste, specie all’aperto.Un regolamento quasi mai applicato, e i cittadini sono costretti a sopportare ogni oltre ragionevole pazienza, emissioni sonore e rumori molesti a volte, come dimostrano i tanti controlli eseguiti, davvero elevati.

È il caso anche delle feste danzanti di Mazzafame, che più cittadini segnalano come estremamente fastidiose ed oltre gli orari consentiti. In questo caso di entra addirittura nel penale col «disturbo della quiete pubblica». Si tratta del reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, inteso sia quale pubblica tranquillità che come quiete privata. Il problema è che affinché scatti il reato di disturbo alla quiete pubblica non è sufficiente il solo superamento della soglia di tollerabilità, ma è necessario che il frastuono abbia l’attitudine a propagarsi in modo tale da disturbare una pluralità indeterminata di persone e non un singolo soggetto.