GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Rimborsi agli agricoltori. Indennizzo di un milione per i danni dei cinghiali

Liquidato l’importo relativo al 2021 e 2022 a 97 aziende del Parco del Ticino. L’ente: "Episodi in calo, presto riprenderanno le operazioni di abbattimento" . .

Rimborsi agli agricoltori. Indennizzo di un milione per i danni dei cinghiali

Rimborsi agli agricoltori. Indennizzo di un milione per i danni dei cinghiali

Novantesette agricoltori, titolari di altrettante aziende agricole che operano nel territorio del Parco del Ticino, sotto l’albero di Natale hanno trovato un assegno che in parte li ripaga dei danni subiti alle coltivazioni a causa degli animali selvatici (cinghiali, ma non solo). La Regione ha deciso di liquidare i danni accertati, relativi agli anni 2021 e 2022, per 967.914 euro. "La liquidazione alle aziende agricole del Parco dei risarcimenti per i danni da cinghiali e da altra fauna selvatica è sempre stata fra le priorità del Parco – spiega la consigliere Silvia Bernini –. Sono ormai quasi 40 anni che il Settore Agricoltura stima i danni alle colture agricole e indennizza le aziende tramite specifici fondi regionali. Grazie all’ultimo stanziamento il Parco liquiderà nei primissimi mesi del 2024 tutti i danni da cinghiali del 2021 e del 2022. In questi giorni è stato firmato l’atto di concessione di questi risarcimenti a 97 aziende agricole che quindi potranno ricevere i dovuti indennizzi a copertura di mancati raccolti e maggiori costi di ben due stagioni colturali, utili per continuare la loro attività imprenditoriale". Le somme per i risarcimenti sono determinate principalmente dall’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli per le note emergenze a scala globale. L’analisi dei dati quantitativi dei danni all’interno del Parco naturale (numero di denunce di danno, superfici danneggiate e quintali di prodotto perso) conferma come, dopo gli aumenti del 2021 (576mila euro) causati dalle restrizioni del Covid nelle operazioni di abbattimento dei cinghiali, nel 2022 si è addirittura scesi sotto i livelli del 2020 (meno denunce di danno, meno superficie e meno prodotto perso), con un corrispettivo pari a 397mila euro. Ciò per effetto del controllo selettivo della popolazione di cinghiali presenti nell’area del Parco. "Oltre al riconoscimento dei danni, l’impegno del Parco è finalizzato al contenimento numerico dei cinghiali nelle aree del Parco naturale, attraverso le operazioni di abbattimento, che hanno portato negli scorsi mesi a ridurre l’impatto dei danni alle colture e alla biodiversità arrecati da questi animali selvatici". "A causa del problema della peste suina africana gli abbattimenti hanno dovuto essere sospesi nei Comuni classificati in zona infetta, ma siamo in attesa delle autorizzazioni per poter riprendere le operazioni di contenimento, secondo protocolli di biosicurezza" osserva la consigliere Bernini.