Progetto quarto binario A fine mese l’assegnazione Il comitato dà battaglia

Per il raddoppio della tratta fra Rho e Parabiago stanziati 259 milioni. I lavori, attesi dal 2009, dovrebbero partire entro la fine dell’anno.

Progetto quarto binario  A fine mese l’assegnazione  Il comitato dà battaglia

Progetto quarto binario A fine mese l’assegnazione Il comitato dà battaglia

di Christian Sormani

Manca una settimana alla scadenza del termine per partecipare al bando per l’assegnazione dei lavori del quarto binario tra Parabiago e Rho, nell’ambito del potenziamento della linea ferroviaria tra la città rhodense e Gallarate. A luglio la commissaria straordinaria, Vera Fiorani, aveva firmato l’ordinanza con l’approvazione del progetto definitivo di 259 milioni di euro coi fondi del Piano nazionale di Ripresa e resilienza. La scadenza è prevista per il 28 agosto alle 12. Da lì in avanti, raccolte tutte le offerte, inizieranno le procedure di assegnazione per la gara d’appalto, quindi la successiva partenza dei lavori che prevedono il quadruplicamento della tratta Rho-Parabiago per circa nove chilometri e la realizzazione di un collegamento con l’aeroporto di Malpensa attraverso la realizzazione di una bretella fra la linea di Rfi e la linea delle Nord all’altezza di Busto Arsizio. Vince la gara chi presenta l’offerta più vantaggiosa poi l’inizio lavori verso la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

L’opera, comprensiva di tutte le spese, in realtà arriverà a costare ben 643 milioni di euro con la nuova fermata di Cantone a Nerviano, oltre all’ammodernamento della stazione di Parabiago e lo spostamento della stazione di Vanzago. Poco concordi sull’opera i comitati contro la stessa, come quello di Vanzago, che hanno spiegato il no secco al progetto: "Un’opera considerata così importante da spendere ben 643 milioni, ovvero 71 milioni per chilometro, quando il Consiglio superiore dei lavori pubblici aveva giudicato eccessivo già il costo di 401 stimato nel 2013. Il tutto per non apportare alcun beneficio significativo ai passeggeri, con due binari aggiuntivi che non risolvono i problemi sulla linea, dovuti a frequenti guasti e mancanza di carrozze ogni giorno evidenziati dai pendolari e non certo dovuti alla mancanza di binari, ma alla mancanza di manutenzione e alla pessima gestione del servizio".

Un progetto considerato ormai vecchio, risalente al 2009, pensato in base a stime e concetti non più attuali, e che lascerà, a detta dei comitati, "una cicatrice indelebile sulle territorio e sulle persone che saranno costrette a lasciare le proprie case, o a viverci in situazioni al limite della sopportabilità". Sono previsti 354 espropri, 31 aree di cantiere e 700mila metri quadrati di aree verdi distrutte (pari a quasi cento campi da calcio).