
Si rafforza il personale di polizia penitenziaria In arrivo nuovi agenti
Nuovi agenti nelle carceri di Busto Arsizio e Varese. Con la conclusione del 184° Corso Allievi della Polizia Penitenziaria, 1.327 nuovi agenti entreranno in servizio presso gli istituti penitenziari italiani. In particolare, alla casa circondariale di Busto Arsizio ne verranno assegnati otto, sette ai Miogni a Varese. Lo hanno annunciato il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Delmastro e il deputato di Fratelli d’Italia Andrea Pellicini. "Il loro arrivo – ha sottolineato il sottosegretario – garantirà il miglioramento delle condizioni lavorative di chi vive il carcere, alleviando le carenze di organico causate dalla grave noncuranza dei governi precedenti. Queste nuove assunzioni si innestano nel percorso intrapreso dal governo negli ultimi 28 mesi e finalizzato a potenziare gli organici delle Forze dell’ordine, e in particolare la Polizia Penitenziaria. Presto ci saranno altre assegnazioni: 2.568 agenti inizieranno il 185° Corso a maggio 2025 mentre, con la firma del nuovo bando allievi agenti del 15 gennaio scorso, è iniziato il reclutamento di ulteriori 3,246 unità".
Dunque un primo passo per migliorare le situazioni nelle due strutture con l’arrivo di nuovi agenti rispondendo alla necessità di rafforzare la pianta organica del personale in sofferenza sia a Busto sia a Varese, come richiesto in diverse occasioni dai sindacati della Polizia penitenziaria. Da segnalare che di recente per quanto riguarda la casa circondariale bustese è stato presentato un importante progetto promosso in collaborazione con la storica azienda tessile Grassi Spa di Lonate Pozzolo che entro il mese di febbraio avvierà un laboratorio di confezionamento. Nel mese di dicembre 12 detenuti hanno cominciato un corso di formazione di 140 ore per imparare il mestiere di operatore dell’abbigliamento, di questi, almeno 2 verranno assunti dall’azienda tessile all’interno della struttura carceraria un laboratorio mentre gli altri otterranno un attestato di frequentazione che potranno spendere nei propri percorsi di riabilitazione.
All’inizio l’attività in carcere riguarderà la realizzazione di shopper bag, sacche in stoffa porta cataloghi, confezionati con scarti di lavorazione della stessa azienda, in ottica di economia circolare. È allo studio anche la realizzazione di una linea di abbigliamento casual come primo kit per i detenuti che arrivano senza cambio indumenti.