
Un passo avanti per il progetto che guiderà il futuro della piscina "Villa" di viale Gorizia nei prossimi decenni
Ultime settimane e poi il progetto di partenariato che guiderà il futuro della piscina "Villa" di viale Gorizia nei prossimi decenni sarà cosa fatta. Venerdì, infatti, si è conclusa la conferenza preliminare dei servizi tra i tanti interlocutori interessati alla verifica della prima idea di progetto, incontro che si è chiuso con il via libera al passo successivo e dunque all’approdo in giunta della proposta di partenariato pubblico-privato.
Il progettista incaricato ha infatti "puntualmente risposto" a inizio giugno alle osservazioni alla bozza del partenariato presentate dal Settore assetto e gestione del territorio del Comune di Legnano e dal settore opere pubbliche, da Ats Città Metropolitana, dal Coni, dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio e dal Gestore del Servizio Idrico Integrato, Cap Holding.
Alcune prescrizioni e indicazioni pervenute in conferenza hanno dato luogo direttamente a modificazioni rispetto al progetto di fattibilità tecnico-economica oggetto della valutazione, mentre altre indicazioni saranno prese in considerazione solo in occasione della redazione del progetto definitivo ed esecutivo.
È questo un deciso passo avanti in un percorso che aveva preso il via lo scorso anno dopo i tanti problemi che hanno portato alla chiusura di una parte dell’impianto nel 2019 e poi a una serie di circostanze sfortunate che hanno avuto, come esito finale, anche la scelta di mettere in liquidazione Amga sport, la società del gruppo Amga che si è sempre occupata della gestione dell’impianto di Legnano e della piscina di Parabiago.
La prima "istanza preliminare per l’attivazione di un partenariato pubblico-privato mediante proposta di locazione finanziaria di opera pubblica" era stata inviata al Settore attività educative e sociali nel luglio del 2022 da un operatore che l’Amministrazione non aveva reso noto (ma che risponde al nome di Castiglione Piscine) e che aveva espresso un primo interessamento, presentando un’idea basata su una ristrutturazione e gestione dell’impianto per vent’anni. Allora aveva preso il via il percorso con una fase, l’incarico per la verifica della compatibilità legale della documentazione e poi con l’assegnazione a una società esterna, Mercurio, della parte più strettamente ingegneristica e progettuale.