Parabiago, ex professore del liceo Cavalleri e la psicosetta delle Bestie a processo

Il docente di italiano Davide Melzi nel procedimento iniziato a Novara

Un frame degli incontri della psicosetta finito agli atti dell’indagine

Un frame degli incontri della psicosetta finito agli atti dell’indagine

Parabiago (Milano), 28 febbraio 2023 - ​ C’è anche l’ex professore di italiano del Liceo Cavalleri di Parabiago, Davide Melzi, nel processo appena iniziato alla corte d’Assise di Novara nei confronti della cosiddetta "psicosetta delle bestie". Melzi, residente a Legnano, era anche autore per la casa editrice "Edizioni della Terra di Mezzo" di diversi libri di esoterismo fra i quali figurano "La Via dello Sciamanesimo Boreale e l’uso del tamburo come strumento di magia e di conoscenza" e anche "Ipotesi sulla Guarigione Ovvero riflessioni sulla medicina sacra e sciamanica, la salute, la malattia, la morte, la vita, il veleno ed il farmaco", "Manoscritto sapienzale femminile" e "Poemetto alchemico".

Il professore fa parte del gruppo di persone accusate di violenze sessuali aggravate anche ai danni di minori, oltre che riduzione in schiavitu’ e associazione a delinquere. "Una persona assolutamente normale - hanno spiegato gli studenti che per anni lo hanno avuto come professore al liceo parabiaghese. Non si è mai comportato in maniera particolare coi noi". Era durata anni l’attività di indagine della squadra mobile di Novara che ha portato alla luce la "psicosetta" di Cerano, nel Novarese, con diramazioni nella città di Milano e nel Ppavese. La scorsa settimana l’avvio del processo a Novara e adesso il presidente, Gianfranco Pezone, accogliendo la richiesta delle difese di alcuni degli imputati, ha deciso per le porte chiuse. Sesso e spriritismo, nei boschi del Ticino vicino a Cerano. Cinque le ragazze ammmesse come parte civile. Quando le indagini stavano per essere concluse, a Melzi la polizia portò via dalla sua casa di Legnano una trentina di volumi che lui utilizzava come fonte per i propri libri esoterici.

"Mi sono entrati in casa alle 5 del mattino nella mia abitazione di Legnano, poi la perquisizione è proseguita nella casetta nel bosco di Cerano" aveva raccontato. Nessuno al liceo di Parabiago dove il professore insegnava, aveva avuto sospetti, inoltre prima della sospensione, i colleghi lo avevano eletto loro rappresentante sindacale. Nessuno sapeva delle sue simpatie verso la magia e l’esoterismo. Scoppiato lo scandalo lui si era giustificato: "Siamo qua da anni a suonare la chitarra e a leggere libri. Se qualcuno si appartava lo faceva consensualmente".