CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Palio di Legnano, sale l’adrenalina. Il sindaco Radice fa chiarezza: "Si terrà nel rispetto delle regole"

Il primo cittadino risponde alla Lav che chiedeva lo stop dell’evento per l’utilizzo di purosangue inglesi "Non è stata chiesta alcuna deroga. Utilizzeremo la normativa transitoria". Dal 2026 cambia tutto.

Il Palio di Legnano è finito al centro del dibattito nazionale dopo il provvedimento che vieta l’impiego dei cavalli di razza purosangue inglese nelle corse di velocità

Il Palio di Legnano è finito al centro del dibattito nazionale dopo il provvedimento che vieta l’impiego dei cavalli di razza purosangue inglese nelle corse di velocità

Il Palio di Legnano, previsto per il prossimo 25 maggio, è finito al centro del dibattito nazionale a seguito dell’entrata in vigore del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento vieta l’impiego dei cavalli di razza purosangue inglese (PSI) nelle corse di velocità, ovvero in manifestazioni in cui la vittoria è determinata esclusivamente dal tempo impiegato. La norma, che rende strutturali le disposizioni precedenti del Ministero della Salute, mira a tutelare la sicurezza degli animali.

"La ratio di questo divieto – spiega la Lav (Lega Anti Vivisezione) – risiede nell’incremento significativo, registrato negli anni, degli incidenti — anche mortali — che hanno visto il coinvolgimento prevalente proprio di cavalli di razza purosangue inglese, impiegati in contesti del tutto incompatibili con le loro caratteristiche morfologiche". Secondo l’associazione, nonostante la chiarezza della norma e la sua entrata in vigore da settimane, gli organizzatori del Palio avrebbero cercato di ottenere una deroga, sostenendo che lo Stadio Giovanni Mari potesse essere assimilato a un impianto sportivo riconosciuto.

"Una forzatura giuridica priva di fondamento – continua la Lav – poiché lo stadio non risulta incluso tra le strutture per cui la normativa prevede eccezioni". Nei giorni scorsi, la Lav ha inviato un comunicato ufficiale in cui chiedeva l’intervento immediato dei ministri Schillaci (Salute) e Lollobrigida (Agricoltura), e un appello al sindaco Lorenzo Radice "perché si fermi questa corsa che potrebbe essere illegittima".

Di fronte a queste critiche, l’Amministrazione comunale di Legnano ha ribadito con fermezza la legittimità dello svolgimento dell’edizione 2025 del Palio. "La corsa si terrà nel pieno rispetto delle normative vigenti, facendo riferimento alla normativa transitoria prevista dallo stesso decreto", ha dichiarato il sindaco Radice, smentendo categoricamente l’esistenza di richieste di deroga. La normativa transitoria si applica infatti ai palii che avevano già avviato l’iter autorizzativo prima della pubblicazione del nuovo DPCM.

"Una scelta – ha spiegato Radice – condivisa con i rappresentanti dei ministeri dello Sport, della Salute e dell’Agricoltura, con cui abbiamo avuto due incontri a Roma nel marzo scorso, insieme alla Fondazione Palio". A supporto della posizione dell’Amministrazione, anche il parere dettagliato redatto ad aprile dal Segretario generale del Comune, Riccardo Nobile, che ha confermato la piena legittimità dell’applicazione del regime transitorio.