CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Ossessionata da soldi e riti: il vero volto di Adilma

"Adilma diceva che faceva macumbe per far venire un tumore a Fabio Ravasio. “E non muore, e non muore…” continuava...

Fabio Ravasio aveva 53 anni La brasiliana Adilma Pereira di 49 anni è accusata di essere la mente dell’omicidio

Fabio Ravasio aveva 53 anni La brasiliana Adilma Pereira di 49 anni è accusata di essere la mente dell’omicidio

"Adilma diceva che faceva macumbe per far venire un tumore a Fabio Ravasio. “E non muore, e non muore…” continuava a ripetere". È una deposizione carica di dettagli inquietanti quella resa ieri in aula dalla sorella di Massimo Ferretti, uno degli imputati nel processo per l’omicidio di Fabio Ravasio. La donna, sentita come testimone dalla Corte d’Assise di Busto Arsizio, ha offerto un ritratto drammatico del legame tra suo fratello e Adilma Pereira Carneiro, la brasiliana di 49 anni accusata di essere la mente dell’omicidio. Secondo la testimone, la relazione tra i due cominciò nel febbraio 2023 con un semplice caffè a casa di Adilma. Da quel momento, racconta, Massimo Ferretti cambiò radicalmente: "Ha allontanato tutta la famiglia, i suoi figli. Io non riuscivo più nemmeno a entrare nel suo bar".

La sorella di Ferretti ha raccontato che la compagna di Ravasio era ossessionata dai riti. "Diceva che in Brasile era stata una poliziotta, ma parlava sempre di santoni, rituali, purificazioni. A luglio 2024 portò Ravasio in un laghetto con sua figlia, il compagno di lei e il figlio di lei per una sorta di rito di purificazione". Non solo: secondo la testimone, Adilma era convinta che la moglie di Massimo gli avesse fatto il malocchio, e per questo si giustificava dicendo che "Massimo era diverso", "sempre col telefono in mano", e che lei doveva controllarlo. Adilma avrebbe confidato a Maria Concetta Ferretti il suo vero obiettivo: "Voleva i soldi di Ravasio, voleva l’eredità per comprare una cascina. Voleva pure una villa in Svizzera, a Mendrisio. Aveva detto che Ravasio era gay, che la picchiava, che la molestava… ma io l’ho vista trattarlo malissimo".

La testimone ha parlato anche del progressivo isolamento di Massimo Ferretti, descritto come un uomo prima vitale e allegro, poi completamente soggiogato: "Chiudeva il bar per seguirla a Mentone. Se non faceva come diceva lei, si arrabbiava. Lo apostrofava con epiteti anche davanti a nostra madre". E ha ricordato un episodio agghiacciante: "Una volta le ha dato una torta, e mia madre è stata male per 15 giorni". Secondo la procura, Pereira Carneiro avrebbe orchestrato l’omicidio di Ravasio con l’aiuto del marito e del figlio maggiore Igor Benedito, alla guida dell’auto che ha travolto il negoziante a Parabiago. A completare il presunto piano, Massimo Ferretti, che ha già ammesso parzialmente il suo coinvolgimento e ha chiesto nuovamente di accedere alla giustizia riparativa, fattore rigettato dalle parte civili.

Ad inizio dell’udienza Massimo Ferretti ha chiesto di nuovo scusa ai familiari di Ravasio, spiegando che nessuno gli sta offrendo lavoro (è ai domiciliari) e che si sarebbe deciso a vendere il bar di Parabiago per risarcire i familiari del deceduto: "Lo devo ai miei figli, alla famiglia Ravasio e a Fabio".

Christian Sormani