
Legnano, arriva il nuovo strumento per esami epatici senza biopsia
Diagnosi e follow up delle malattie epatiche, ma effettuate attraverso tecniche non invasive: è questo il valore del Fibroscan, un innovativo strumento che permette di valutare la fibrosi e la steatosi epatica (cosiddetto "fegato grasso") in modo non invasivo e con elevata accuratezza e che è ora entrato a far parte delle dotazioni dell’ospedale di Legnano. Fino ad oggi, la biopsia epatica rappresentava il gold standard per la diagnosi della fibrosi epatica, una condizione patologica caratterizzata da un accumulo di tessuto cicatriziale nel fegato che può portare a cirrosi e insufficienza epatica: la biopsia epatica è però una procedura invasiva che non può essere eseguita frequentemente su tutti i pazienti, mentre il Fibroscan rivoluziona lo scenario offrendo un’alternativa non invasiva e altrettanto precisa. L’apparecchiatura, infatti, utilizza ultrasuoni per generare un’onda elastica che attraversa il fegato: la propagazione di quest’onda è un indicatore diretto della rigidità del fegato, che a sua volta è correlata alla gravità della malattia epatica.
"Un ulteriore vantaggio del Fibroscan è la sua capacità di valutare la steatosi epatica, oggi la causa più frequente della Cirrosi Epatica - spiega Francesca Capelli, Responsabile della Uosd di Epatologia del Dipartimento di Area Medica -. Il sistema Cap (Controlled attenuation parameter) integrato nel Fibroscan permette di quantificare la steatosi con elevata accuratezza, consentendo di iniziare le terapie corrette per evitare l’evoluzione in Cirrosi Epatica".
Paolo Girotti