Il giorno dopo la tragedia che si è consumata nella villetta di via Cuasso al Piano a Cuasso al Monte nella mattinata di mercoledì, quando Pierluigi Lacchi, 84 anni, prima ha sparato alla moglie Pinuccia Anselmino, 80 anni, deceduta poi in ospedale per le gravi ferite, quindi ha puntato l’arma contro di sé togliendosi la vita, lo sgomento nel paese è ancora più profondo. Di fronte all’omicidio-suicidio che ha scosso la piccola comunità il sindaco Loredana Bonora ha affidato una riflessione alla pagina social del comune. Scrive Bonora "Ci ritroviamo sgomenti per quanto è accaduto. Qualcosa che troppo spesso sentiamo nei telegiornali, è successo qui e ci travolge. Questa volta non abbiamo dovuto utilizzare solo l’udito e la vista, come di solito facciamo per apprendere una notizia, ma scopriamo che è entrato in gioco il tatto che è riuscito a toccarci e a ferirci, perché questa volta non siamo stati protetti da uno schermo che ci ha divisi da un’immagine violenta". Prosegue la riflessione " Ciascuno di noi si sta chiedendo "perché è successo?", sperando che siano gli esiti delle indagini a darci una spiegazione, ma quando l’avremo non ci sentiremo rasserenati". "O forse dovremmo porci la domanda: “Qual è il seme da cui nasce una tragedia come questa?“. Credo di averlo trovato in ogni essere umano". Dolorosa la conclusione: "È un seme infestante che si nutre di discordia e rabbia. È il seme che scatena quotidianamente i nostri conflitti, tutte le volte che perdiamo la pazienza, che parliamo male di qualcuno, che restiamo indifferenti". La Procura di Varese, in una nota, informa che proseguono le indagini dei carabinieri di Porto Ceresio e Varese per "comprendere il movente, che allo stato deve ricondursi a dinamiche familiari non conosciute". R.F.
CronacaOmicidio-suicidio, choc a Cuasso: "All’origine il seme della rabbia"