
Marta Morabito, del Dance Team Olimpia Milano
Magenta, 31 dicembre 2015 - C’è un pezzo di Magentino nell’Olimpia Milano. Marta Morabito, 19enne magentina, ed Elisa Sciascia 19enne di Robecco sul Naviglio, sono tra le diciassette cheerleader dell’Olimpia Dance Team che si esibiscono durante gli intervalli dei match sul parquet del Forum d’Assago. Davanti a un pubblico di dodicimila persone. Abbiamo parlato Con Marta Morabito dei suoi inizi, delle sue emozioni in questa nuova avventura e degli sguardi al patron Giorgio Armani.
Cosa fai nella vita? «Dopo essermi diplomata al liceo Quasimodo di Magenta in Scienze Umane, quest’anno mi sono presa un anno sabbatico per decidere un po’ cosa fare del mio futuro. Mi servirà per capire quello che vorrò fare della mia vita».
Quando hai iniziato a ballare? A tredici anni al Centro Danza di Maura Paparo a Magenta. Quando ero più piccola mia zia aveva una scuola di danza ma io mi sono sempre rifiutata di frequentarla. Mia mamma poi mi ha spinto ad iniziare danza e non ho più smesso. Ho fatto moderno e classico, hip hop e poi ho sperimentato diversi stili».
Cos’è per te la danza? «Un sogno, un modo di esprimermi che rappresenta molto la mia personalità. Quando ballo provo delle emozioni che non riesco a cogliere da nessuna altra parte.
Cosa vuol dire per te far parte dell’Olimpia Dance Team? «È una parte di sogno che si è realizzata».
Quali emozioni hai provato quando ti hanno detto che ce l’avevi fatta? «Ero contentissima e non vedevo l’ora di iniziare».
Le emozioni della prima esibizione davanti ai 12000 del Forum? «È una sensazione unica vedere così tante persone che ti guardano nello stesso momento, cerchi di non farci caso. In realtà ti vedono a 365 gradi».
Hai giocato anche a basket? «Quando avevo dieci anni ho fatto qualche stagione nella squadra di Magenta. La mia prima esperienza con il basket è stata nel cortile di casa quando giocavo con i miei cugini, molto più grandi di me, che erano grandi appassionati di questo sport.
Il tuo idolo tra i giocatori Nba? «Lebron James».
Com’è cambiata la tua vita dopo esser entrata a far parte delle cheerleader? «E’ cambiato il modo di veder me stessa, è aumentata la mia autostima»
Chi è il tuo giocatore preferito di Milano? «Mi piace Olivier Lafayette per il suo aspetto fisico».
Hai avuto modo di parlare con il patron Giorgio Armani? «Lo vediamo mentre balliamo. Quando finiamo il balletto buttiamo sempre un’occhio verso di lui per vedere l’espressione che fa per cercare di capire se gli è piaciuto».
Ti piacerebbe esibirti in una delle arene dell’Nba? «Certo».