Nuovo ponte sul Ticino Lavori in dirittura d’arrivo Poi collaudo con trenta Tir

In questi giorni l’impresa sta provvedendo alla verniciatura della seconda arcata, che sarà bianca così come disposto dalla Soprintendenza, e alla posa degli ultimi guard-rail .

Nuovo ponte sul Ticino  Lavori in dirittura d’arrivo  Poi collaudo con trenta Tir

Nuovo ponte sul Ticino Lavori in dirittura d’arrivo Poi collaudo con trenta Tir

di Umberto Zanichelli

Sarà questione di poche settimane e poi i lavori per la realizzazione del nuovo ponte sul Ticino che collegherà la sponda abbiatense a quella vigevanese saranno ultimati. In questi giorni l’impresa che si è occupata dell’ultima parte dell’intervento, il consorzio Pangea di Pescara, sta provvedendo alla verniciatura della seconda arcata, che sarà bianca così come disposto dalla Soprintendenza, e alla posa degli ultimi guardrail. A quel punto la struttura vera e propria sarà completata. Sarà poi tempo delle operazioni di collaudo, che sarà sia statico che dinamico. Nella prima circostanza in particolare verranno utilizzati trenta camion a pieno carico che transiteranno a ripetizione sul viadotto per saggiarne la solidità. Quello è infatti destinato a diventare il punto di passaggio tra la sponda lomellina e quella milanese, punto nodale per l’auspicata apertura di Vigevano e del suo territorio all’area della città metropolitana. Nel frattempo si lavora per la pulizia dell’area dell’ex-impresa Bocca sulla quale verrà realizzata la viabilità di ingresso al ponte dal lato lomellino, l’ultimo intervento, per il quale si stanno ottenendo i fondi, che si collegherà alla viabilità cittadina e alla circonvallazione che ormai porta il traffico in transito, soprattutto quello pesante, ai margini del centro abitato. Chiaro che l’apertura al traffico del ponte non rappresenterà di per sé la soluzione al problema dei collegamenti tra la Lomellina e il Milanese ma un passaggio comunque fondamentale. Resta da dare attuazione al progetto della superstrada che, by-passando Abbiategrasso, consentirebbe il ricongiungimento con la rete delle tangenziali milanesi, riducendo di molto i tempi di percorrenza oggi ancora a livello di alcuni decenni fa.