CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Legnano accoglie il nuovo parroco: prima messa per don Stefano

Prende il posto del compianto don Prina

Don Stefano Valsecchi

Legnano (Milano), 2 luglio 2018 - Il benvenuto lo ha dato formalmente don Gianluca Tognon, il coaudiatore della parrocchia del Santo Redentore a Legnarello. Ieri mattina don Stefano Valsecchi (ex responsabile della pastorale giovanile di Treviglio) ha celebrato la sua prima messa a Legnano. Don Stefano è diventato parroco di due parrocchie di Legnano (S. Redentore e SS. Magi) subentrando a don Prina che è deceduto settimane fa. Chiesa colma di fedeli e tanta curiosità per il sacerdote emozionato per questa nuova sfida in una grande città. Don Giuseppe Prina, il parroco storico del Ss Redentore, era particolarmente noto tanto nella contrada di Legnarello quanto in tutta la città, dove è stato attivo per decenni. Sono tantissimi i fedeli scossi dalla notizia della sua morte avvenuta in maggio: le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi anni, ma nessuno si aspettava un tale epilogo a pochi mesi dalla pensione.

Dall'altra parte della città nella parrocchia di San Pietro alla Canazza invece è andata in scena, come ogni prima domenica del mese, la Santa messa in lingua albanese. Ospite d’onore il 90enne cardinale dall’Albania, Ernest Simoni, entrato in questi giorni in Italia dopo essersi recato a Firenze da familiari e amici. Un prete molto conosciuto in patria per essere stato perseguitato dal regime comunista che lo ha incarcerato per anni. Il sacerdote ha partecipato attivamente alla messa, celebrata davanti a un centinaio di fedeli, quasi tutti albanesi. La comunità parrocchiale della Canazza ha accolto ormai da anni a braccia aperte la grande comunità di cittadini di origine albanese che in città rappresentano una gran fetta di popolazione. Per la cronaca sono ben 16 anni che a Legnano viene celebrata la messa in lingua albanese dove abitano circa 2.000 persone di quella nazionalità.

Singolare la storia di Simoni, che al 1953 al 1955 fu impegnato nel servizio militare obbligatorio al termine del quale riprese e portò a termine clandestinamente gli studi teologici, ricevendo l’ordinazione sacerdotale il 7 aprile 1956. Il 24 dicembre 1963, dopo la celebrazione della Messa di Natale, fu arrestato dalle autorità comuniste, con l’accusa di aver celebrato Messe a suffragio del presidente americano John Fitzgerald Kennedy, assassinato pochi mesi prima. Incarcerato e torturato, venne condannato a morte, ma la pena fu successivamente commutata in 25 anni di prigionia e lavori forzati. Una nuova condanna a morte venne emessa nei suoi confronti nel 1973, con l’accusa di aver istigato una sommossa, ma la testimonianza a favore di uno dei suoi carcerieri fece sì che, ancora una volta, la condanna non venisse eseguita.

Dopo 28 anni di lavori forzati, nel 1981 venne liberato, pur continuando a essere considerato “nemico del popolo” dalle autorità del regime. Anche dopo la liberazione dalla prigionia fu comunque costretto a lavorare nelle fogne di Scutari. Durante tutto questo periodo continuò a esercitare clandestinamente il ministero sacerdotale fino alla caduta del regime comunista nel 1990.