Niente aumenti di salario. Venerdì fermi turismo terziario e supermercati

Cgil, Cisl e Uil invitano i varesini a uno sciopero unitario venerdì 22 dicembre per protestare contro le pressioni delle aziende sui lavoratori e per chiedere un aumento dignitoso. Solidarietà sui diritti di consumatore: invitiamo a non andare a fare la spesa quel giorno.

Lo sciopero generale contro la manovra del Governo Meloni dello scorso 24 novembre aveva visto la mobilitazione di Cgil e Uil. Questa volta invece c’è anche la Cisl, in una protesta unitaria che andrà in scena venerdì 22 dicembre in tutt’Italia. Si tratta dello sciopero del terziario e del turismo, che coinvolgerà anche Varese. A presentare l’iniziativa a livello locale sono stati i rappresentanti delle tre sigle: Livio Muratore per la Filcams Cgil Varese, Giuseppe D’Aquaro della Fisascat Cisl dei Laghi e Guido Murvana per la Uiltucs Uil Varese. L’attenzione è andata innanzitutto sul settore della grande distribuzione, con circa 3 milioni di addetti in tutta la penisola che hanno il contratto nazionale scaduto da fine 2019. "Malgrado gli enormi profitti fatti in pandemia, le associazioni datoriali si rifiutano di concedere un aumento dignitoso, pari almeno al recupero dell’inflazione - denunciano i sindacati - per questo venerdì 22 dicembre sarà una giornata di sciopero in tutti i supermercati". Una data che si colloca proprio a ridosso delle feste, quando tanti varesini saranno impegnati con gli acquisti gastronomici per pranzi e cenoni. Ma i sindacati invitano a scegliere un’altra data per riempire la dispensa. "Sarà un disagio, ma siamo sicuri che non rovinerà il Natale - il messaggio lanciato ai varesini - per quel giorno chiediamo di non andare a fare la spesa e far prevalere la solidarietà sui diritti di consumatore". Cgil, Cisl e Uil si aspettano una buona adesione da parte dei lavoratori, con cui è stata condivisa la protesta. "Da parte delle aziende ci sono state forte pressioni per dissuadere gli addetti dal partecipare", osserva D’Aquaro. Venerdì si asterrà dal lavoro anche chi fa parte della filiera del turismo, dalle mense agli alberghi fino ai pubblici esercizi dell’aeroporto di Malpensa.

Lorenzo Crespi