
Nell'appartamento sono intervenuti i vigili del fuoco (foto di repertorio)
Villa Cortese (Milano) – È stato con tutta probabilità il malfunzionamento di una caldaia a provocare la morte di Maria Montini, 92 anni, l’anziana donna che ha perso la vita nel pomeriggio del 31 dicembre nella sua abitazione di via San Vittore a causa dell’inalazione di monossido di carbonio.
Il primo allarme è stato lanciato poco dopo le 14 del 31 dicembre: i primi a notare che qualcosa non stava andando per il verso giusto sono stati i familiari che vivono nella stessa palazzina della donna, al piano superiore, e che, verificato che la donna non si faceva sentire, sono scesi per comprendere il motivo del silenzio.
Sono stati loro, dunque, i primi a intervenire in un appartamento che ormai era stato intasato dal monossido di carbonio e dove era diventato difficile respirare. Lanciato l’allarme, per l’anziana donna è subito sembrato evidente che non ci sarebbe stato nulla da fare.
Sul posto sono intervenuti in breve tempo i soccorritori: i vigili del fuoco di Legnano, la squadra Nbcr di Milano, il personale dell’Agenzia per la tutela della salute, i tecnici dell’azienda del gas, i soccorritori della Croce Rossa e dell’automedica e, per gli accertamenti del caso, i carabinieri della Compagnia di Legnano.
L’autorità giudiziaria di Busto Arsizio, informata dei fatti, ha disposto l’autopsia della donna e il sequestro dell'immobile: dalle prime verifiche, notato che nessuna stufa accesa era presente nell’abitazione, l’ipotesi è che sia stato un malfunzionamento della caldaia a provocare la morte della donna.