
Quattro buone pratiche di mobilità sostenibile per raccontare, su tutto il territorio nazionale, come si può agire per cambiare il futuro delle nostre città e del territorio: tra queste buone pratiche, sono rappresentate anche Legnano e il territorio dell’Alto Milanese con "L’alto milanese va in mobilità sostenibile!", progetto del valore di circa 1,6 milioni di euro, finanziato nel 2018 dal Ministero dell’Ambiente con 850mila euro e che, ancora in divenire, coinvolge sei Comuni del territorio. Proprio al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, infatti, si terrà domani un incontro con le amministrazioni sui programmi di finanziamento attivi e sulle buone pratiche locali e proprio in questa occasione il progetto dell’Alto Milanese verrà portato come esempio. In apertura dell’iniziativa è previsto un videomessaggio del Ministro Gilberto Pichetto Fratin che celebrerà così anche l’ultimo giorno della Settimana Europea della Mobilità, dopo di che verranno presentati dal Ministero i programmi di finanziamento attivi sul fronte della mobilità sostenibile: da quello per gli spostamenti sostenibili "casa-scuola casa-lavoro", a "PrIMUS", progetto rivolto alla realizzazione di piste ciclabili, dal programma per il trasporto scolastico fino alle misure del Pnrr per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica su superstrade e nei centri urbani. Verranno infine presentate quattro buone pratiche di mobilità sostenibile: oltre a "Muoviti bene che ti premio" dei comuni di Marsala e Alcamo, "Mobility4MI" di Milano, "Demos Didattica inclusiva e mobilità sostenibile" dell’amministrazione di Prato, anche "L’alto milanese va in mobilità sostenibile" del Comune di Legnano entrerà nel lotto degli esempi da citare. Il progetto, oltre ai fondi del Ministero, è stato inizialmente cofinanziato con fondi dei Comuni interessati (Legnano, Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio e Villa Cortese) per oltre 780mila euro: obiettivo del progetto è connettere le realtà territoriali promuovendo attività a favore della mobilità sostenibile (lenta), della pedonalità e della ciclabilità, della sicurezza dei cittadini. A oggi solo parte delle azioni previste è stata condotta in porto anche perché l’intermezzo della pandemia ha rallentato procedure e realizzazioni.