Casorezzo, sul giallo dei miasmi i cittadini-detective collaborano col sindaco

Si potranno fare segnalazioni precise attraverso un modulo

Il sindaco di Casorezzo, Pier Luca Oldani

Il sindaco di Casorezzo, Pier Luca Oldani

Casorezzo (Milano), 30 luglio 2018 - A Casorezzo c’è aria irrespirabile, e non metaforicamente. In alcune vie e in certi orari del giorno, miasmi improvvisi infastidiscono i residenti per decine di minuti, scomparendo così come sono arrivati. Per ripresentarsi i giorni dopo, identici, alla stessa ora. La puzza - denunciano i cittadini - non sono solo noiose, ma anche preoccupanti: sembra infatti "prendere alla gola", togliere il respiro. Ecco perché è intervenuto il sindaco Pierluca Oldani, deciso a venire a capo della questione una volta per tutte. Inizialmente, il fenomeno sembrava limitato all’area vicina al campo sportivo, nella campagna in direzione Busto Garolfo/Parabiago; poi, segnalazioni sono arrivate anche da via per Inveruno, via Bertani e via Parabiago, per farsi poi sempre più frequenti e interessare, talvolta, anche qualche via del centro cittadino. Certe volte, ha raccontato un cittadino durante l’assemblea pubblica sul tema - va detto, poco partecipata -, l’odore sembra puzza di bruciato, ed è così intenso e penetrante da far credere che ci sia un incendio in corso a pochi metri da casa. "Ci siamo attivati come amministrazione e così han fatto anche le forze dell’ordine - spiega il sindaco Oldani -. Così, Polizia Locale e Guardia di Finanza hanno individuato due mesi fa un’attività industriale abusiva, responsabile di parte di questi miasmi. La questione verrà dibattuta in un’aula di tribunale: è stato aperto, infatti, un procedimento giudiziario. Il problema è stato risolto solo in parte, però.

Restano almeno altre due fonti da cui questi miasmi sembrano provenire, e mentre su una di queste ci sono indizi che portano verso la certezza, per l’altra ancora non abbiamo piste da battere. Sappiamo che l’area di provenienza è verso la zona est del paese, zona industriale per intenderci". Proprio a causa di questa incertezza, il sindaco ha invitato i cittadini alla collaborazione, chiedendo segnalazioni molto precise usando un modulo presto disponibile in Comune dove registrare data, ora, luogo e particolarità della zaffata di odore percepito. Il materiale verrà consegnato all’Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) per trovare, finalmente, i responsabili. I casorezzesi sono attivi per quanto riguarda la salute ambientale e, in questo senso, hanno sempre fatto sentire la propria voce. Proprio come nel caso della lotta contro la contestata apertura della discarica di amianto, una battaglia che ha visti uniti nello stesso fronte i cittadini di Casorezzo e di Busto Garolfo e i loro amministratori.