
La Metalsigma Tunesi si occupa pure di serramenti per le facciate dei grattacieli
Arluno, 20 ottobre 2021 - Fra i progetti firmati negli ultimi anni le “facciate continue e i rivestimenti in alluminio“ dei box dell’autodromo di Monza, componenti della struttura del Maxxi di Roma, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, e della torre di controllo dell’aeroporto di Malpensa. Poi i “tamponamenti vetrati“ su 37 navi di crociera, forniture per la Torre Galfa di Milano, il Nuovo Sant’Anna di Como e gli ospedali di Strasburgo e Cannes, in Francia. Una storia lunga mezzo secolo, quella della Metalsigma Tunesi di Arluno, che si è scontrata con la crisi. Ora un accordo offre una boccata d’ossigeno ai 150 lavoratori, sparsi fra il quartier generale di Arluno e gli stabilimenti di Pogliano Milanese e Forlì. La società che si occupa di serramentistica per le facciate di grattacieli e per le grandi navi ha ottenuto infatti dal Tribunale di Milano l’omologa dell’accordo di ristrutturazione del debito ai sensi della legge fallimentare, garantendo così la continuità aziendale.
L’operazione, si legge in una nota dell’azienda, contempla "la ristrutturazione del debito di 41 milioni attraverso la cessione di un ramo navale, il conferimento del ramo civile all’interno di un veicolo che ha già acquisito un’altra società in concordato, la Giuliani di Forlì, e un’operazione di liquidazione di asset sociali e partecipazioni residue". L’iter legale è stato curato dall’avvocato fallimentarista Fabio Cesare, dall’avvocato giuslavorista Roberto Mangione e dall’avvocato Lorenzo Merlo, legale storico della società. Gli advisor sono Silvia Sinigaglia di Biss&Partners e Alberto Guiotto in qualità di attestatore. Il piano di ristrutturazione "viene promosso in un momento di positività ed espansione importante del settore e soprattutto ha permesso di stabilizzare la situazione dei lavoratori, con il mantenimento di circa 150 posti di lavoro".
Un centinaio nel quartier generale di Arluno, 30 a Forlì e 20 a Pogliano Milanese. Si scommette quindi sulla ripresa, puntando sul settore dell’edilizia che sta attraversando una fase di forte espansione. Nell’agosto 2020, nell’ambito del piano di salvataggio, Fincantieri aveva perfezionato l’affitto del ramo navale di Metalsigma Tunesi attraverso la controllata Marine Interiors Spa. All’epoca l’amministratore delegato di Marine Interiors, Gabriele Maria Cafaro, aveva definito l’operazione come un "passo importante per il processo di rilancio del ramo aziendale, che consentirà a clienti, fornitori e dipendenti di guardare al futuro con maggiore ottimismo". L’accordo raggiunto ora è un nuovo tassello nella strategia per uscire dalla crisi e salvaguardare i posti di lavoro.