Il direttore generale Italo Soncini con i dipendenti
Legnano (Milano), 19 ottobre 2015 - Una chiacchierata di mezz’ora. Tanto è durato settimana scorsa l’incontro del direttore generale di Mercatone Uno, Italo Soncini, con i 45 dipendenti del grande magazzino di viale Sabotino. Parole incoraggianti, inviti allo spirito di squadra, a lavorare duro. Portando «in dono» i dati sul fatturato che riflettono che la situazione economica di una realtà che solo un anno fa sembrava spacciata, destinata al fallimento e alla chiusura dei punti vendita sparsi un po’ in tutta Italia oltre che a Legnano, è decisamente migliorata. La barra è tornata dritta.
Soncini ha agito insomma come un buon allenatore sportivo che parla negli spogliatoi ai suoi ragazzi: ha raccontato ai dipendenti della filiale legnanese – alla quale ha riservato parole lusinghiere definendola una delle migliori d’Italia – la realtà finanziaria che si è trovato di fronte quando in primavera ha preso in mano un’azienda decotta e divisa al suo interno fra clan e rivalità («vi dico che a giugno avevamo non più di qualche settimana di cassa per andare avanti...») e, soprattutto ha tracciato il percorso che dovrà portarla a trovare di qui alla fine del 2016 un valido partner con il quale celebrare un «matrimonio» d’interessi. «A Mercatone Uno troveremo un partner che lo rispetti, non vogliamo che sia svenduto».
Il percorso presenta dei paletti stretti, Mercatone Uno resta comunque sotto amministrazione finanziaria controllata, ma quantomeno è stato avviato. Con dei traguardi da raggiungere. «Ora abbiamo 50 punti vendita funzionanti che diventeranno 55 a novembre – ha sottolineato Soncini – e 60 nel 2016. Ci siamo prefissati di raggiungere il mezzo miliardo di fatturato l’anno prossimo». Alla fine è scattato un lungo applauso. D’incoraggiamento. E di sollievo.