GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Maxi rissa in strada. Si fronteggiano all’ultima coltellata. Due egiziani feriti

Tagli alle braccia, gli aggrediti sono stati portati in ospedale. Le indagini dei carabinieri orientate su questioni di droga.

Lite in strada, ambulanze e carabinieri in via Legnano. È stata una mattinata movimentata ieri all’angolo con via Diaz, dove si sono fronteggiati tre o quattro uomini di nazionalità egiziana.

L’allarme è scattato verso mezzogiorno, quando sono giunti sul posto gli agenti della polizia locale e due equipaggi della Croce bianca di Magenta e Sedriano, oltre all’automedica. Intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Abbiategrasso.

Fuggi fuggi generale per non incappare nei controlli delle forze dell’ordine, ma due persone sono rimaste a terra. Inizialmente l’allarme era stato dato in codice rosso, pensando che le ferite riportate dai contendenti fossero particolarmente gravi. In realtà tutto si è ridimensionato dal punto di vista sanitario, con i due feriti che avevano lesioni da taglio alle braccia.

I partecipanti alla lite hanno utilizzato un coltello con il quale sono stati inferti dei fendenti, fortunatamente non molto profondi. I due feriti, di 26 e 36 anni, sono stati accompagnati in codici giallo e verde nei pronto soccorso di Magenta e Vigevano e se la caveranno con pochi giorni di prognosi. Le indagini per chiarire l’accaduto stanno continuando a ritmo serrato.

Si ipotizza che la rissa sia scaturita per questioni di droga. Lo spaccio ad Abbiategrasso è nelle mani di bande di egiziani e albanesi che si contendono la piazza. Spesso le risse che ne scaturiscono sono particolarmente violente. Il più giovane dei due feriti sarebbe già conosciuto dalla polizia locale. Sarebbe l’uomo che, a maggio, si era scagliato contro gli agenti al culmine di una discussione avvenuta nel comando.

Solo grazie allo spray al peperoncino in dotazione riuscirono a fermarlo. Venne arrestato e, durante le operazioni di fotosegnalamento, si scoprì che su di lui pendeva un ordine di carcerazione del tribunale di Lodi per reati di droga. L’uomo venne scarcerato dopo un mese poiché il suo legale riuscì a far valere la nullità del provvedimento di carcerazione.