GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Magenta, odissea in ospedale a ottant’anni: entra con un problema esce con due

L’anziano in attesa, per la febbre alta, è caduto dalla carrozzina. Risultato: spalla lussata e ferita al mento

L’ospedale di Magenta

L’ospedale di Magenta

Magenta (Milano) – Entra in ospedale con un problema e ne esce con due. È successo a un uomo di 80 anni che pochi giorni fa è stato colto da malore presso la propria abitazione di Magenta. Febbre alta e probabile infezione in corso. Non riusciva a reggersi in piedi. Arrivano i soccorritori con l’ambulanza che lo trasferiscono al pronto soccorso del Fornaroli. "Al pronto soccorso – commenta il cognato dell’ottantenne, personaggio piuttosto noto a Magenta che preferisce rimanere anonimo – lo lasciano seduto in carrozzina, nonostante mia sorella avesse ripetutamente chiesto alle infermiere di non lasciarlo seduto, ma di posizionarlo su un lettino. Avevamo infatti il timore che potesse cadere". L’infermiera in servizio al pronto soccorso lo accompagna in una sala per l’attesa.

Passa del tempo e la moglie dell’anziano viene avvisata che il marito, nel tentativo di alzarsi dalla carrozzina, è caduto procurandosi la lussazione della spalla e una ferita al mento. "Mia sorella si era raccomandata di metterlo sul lettino – continua il cognato del paziente – ma hanno preferito lasciarlo in carrozzina". L’uomo è stato in seguito trasferito nel reparto di Medicina per l’infezione in corso e anche per questi ulteriori traumi riportati nella caduta. L’altro giorno è stato dimesso dal Fornaroli con una serie di prescrizioni. Oltre a quelle relative all’infezione curata, dovrà portare il tutore per 15 giorni e, successivamente, verranno eseguite le lastre per capire come sta evolvendo la situazione. « Mia sorella – continua il cognato – ha avuto un colloquio con la direzione ospedaliera durante il quale hanno preso coscienza del problema. Abbiamo avuto almeno un momento di comprensione".

I problemi dei pronto soccorso sono ben noti e lo stesso nuovo direttore generale Francesco Laurelli aveva dichiarato, all’atto della sua presentazione, di voler intervenire per alleviare i disagi dei punti di emergenza. Resta il rammarico per quanto successo a un uomo che è afflitto da diverse patologie legate all’età. "Il trauma alla spalla e al mento potevano essere evitati – conclude il cognato –: erano stati avvisati del problema. L’auspicio è che situazioni simili non accadano mai".