GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Lezione speciale agli studenti. Canti, letture e riflessioni: "Coltivare la legalita senza paura"

Castano Primo, l’iniziativa all’istituto comprensivo Falcone e Borsellino "Piantati semi che richiederanno pazienza e costanza per germogliare".

Un suggestivo flashmob sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio messo in scena nelle giornata sulla legalità

Un suggestivo flashmob sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio messo in scena nelle giornata sulla legalità

"Senza paura" è stato il titolo dato alla Giornata della Legalità andata in scena all’istituto comprensivo Falcone e Borsellino. "E’ stata una giornata ricca di emozioni e consapevolezze che ha unito tutte le componenti della nostra comunità scolastica in un messaggio corale: coltivare la legalità ogni giorno, senza paura", hanno commentato dalla scuola. "Una giornata che ha preso forma da idee condivise e da tanta determinazione da parte del personale scolastico e degli studenti, nel cui percorso di istruzione ed educazione sono stati piantati dei semi che richiederanno, affinché germoglino, pazienza, costanza e coraggio". Nella prima parte della giornata gli alunni delle classi quarta e quinta dei plessi Acerbi e Giolitti si sono ritrovati nella palestra delle scuole di via Giolitti per rendere omaggio ai giudici Falcone e Borsellino, ai quali è dedicata la scuola, e a Peppino Impastato, esempio di coraggio e di lotta alla mafia. Attraverso canti, letture e riflessioni i bambini hanno testimoniato come la memoria sia un seme prezioso da coltivare fin dai primi anni della scuola.

La seconda parte della giornata ha visto protagonisti gli studenti della scuola secondaria di primo grado, in particolare le classi terze, che hanno messo in scena un suggestivo flashmob sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Durante la performance gli studenti indossavano delle t short bianche su cui erano stampate parole chiavi legate al tema della località. Al termine si sono schierati formando la celebre frase "Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe". Attorno a loro altri ragazzi indossavano delle maglie nere su cui erano riportati i nomi delle persone uccise nelle due stragi. Le vittime sono state chiamate una per una suscitando nei ragazzi presenti molta commozione, sfociata in uno scrosciante applauso. G.Ch.