L’ex cineteatro della parrocchia Dopo vent’anni, ipotesi cessione

C’era una volta, a Casorezzo, una struttura che brulicava di spettacoli, conferenze e momenti conviviali. Ora il Cineteatro, di proprietà della parrocchia di San Giorgio, dal 2003 ha i battenti chiusi. In più, patisce gli acciacchi strutturali sedimentati nel tempo. Che ne sarà di lui? La parrocchia aveva già chiuso la questione con una parola sola: abbattimento. Ma il Comune ha fatto pollice verso. Non di sua iniziativa, bensì basandosi sul Pgt allora vigente che vietava di ridurre la struttura a polvere e macerie. "La parrocchia – spiega il sindaco Pierluca Oldani – ha fatto ricorso al Tar e ha avuto esito favorevole ma il controricorso fatto al Consiglio di Stato le ha dato torto". Ora, dice Oldani, dopo qualche anno, la parrocchia, pur non avendo cambiato idea sulla demolizione, ha deciso di risedersi al tavolo per vedere se si possa imboccare un sentiero differente. Cioè l’eventuale cessione. "Che sarebbe – aggiunge Oldani – la soluzione ottimale perché consentirebbe di dare il via a un’eventuale ipotesi di riqualificazione dello stabile". Che, trent’anni fa, era un bijoux e adesso dovrebbe finire sotto i ferri per un intervento che si annuncia lungo e costoso.

La riqualificazione potrebbe avvalersi di un alleato economico prezioso: l’Unione Europea. Perché, dice Oldani, "da ormai cinque anni la Ue mette a disposizione finanziamenti per riqualificare cinema e teatri di provincia".

L’edificio posto di fianco alla parrocchia di San Giorgio portebbe dunque salvarsi.

Il Comune ci crede. Adesso, però, tutto è nelle mani dell’ulteriore dialogo tra municipio e parrocchia. Con il sindaco fortemente convinto che disfarsi di uno stabile come quello significherebbe impoverire Casorezzo di uno spazio di indubbia vitalità sociale.

Cristiano Comelli