Legnano, la Sala Ratti accende gli schermi. "La nostra? Una funzione sociale"

Il presidente Marino Bellaria: le persone hanno bisogno d’incontrarsi e un film serve anche a mettersi in discussione

Migration

Dopo mesi tristi senza neppure la consolazione di una buona pellicola, riparte la programmazione di film d’essai al Cinema Sala Ratti. Ne dà notizia il presidente Marino Bellaria. "Riapriamo a fine ottobre, probabilmente venerdì 30, salvo imprevisti. Il titolo del film potrà essere quello di una prima visione, se di richiamo, oppure già uscito ma ancora competitivo. La sala, chiusa dal 23 febbraio, dopo una serie d’interventi manutenzione ordinaria, sarà sottoposta a una pulizia straordinaria e a una sanificazione con regolare certificazione. L’apertura seguirà le norme dettate dall’ordinanza in vigore: ovvero all’ingresso disinfezione delle mani, misurazione della temperatura corporea, registrazione nomecognome e numero di telefono o email dello spettatore, che dovrà indossare la mascherina anche durante la proiezione. Avremo praticamente i posti dimezzati, assegnati e numerati, per mantenere la distanza di sicurezza di un metro e le proiezioni saranno più dilatate nel tempo".

ll costo de biglietto cambierà? "No, rimarrà invariato, vogliamo tutelare il pubblico che non avrà lo stesso potere di acquisto di prima, anche se i protocolli sanitari sono molto pesanti economicamente: 5 euro i feriali, 7 euro sabato e festivi, lunedì sera 3,50 euro per i possessori della tessera soci “Teca“ della biblioteca. Siamo rimasti chiusi tanto tempo, ma nonostante le oggettive difficoltà, speriamo di riaccendere la passione per il cinema con un film d’apertura, che sarà sicuramente d’essai, in sintonia con i gusti del nostro pregiatissimo pubblico che ci segue da anni".

Il Cineforum si farà?

"Sì. Il cineforum Marco Pensotti Bruni, salvo imprevisti, inizierà a metà novembre con una stagione 20202021 di 20 titoli in programma. Le proiezioni si svolgeranno mercoledì e giovedì sera alle 21. I posti saranno assegnati e numerati, fissi per tutta la stagione. Abbiamo pensato, visto che i posti disponibili saranno ridotti, di proporre anche una proiezione il mercoledì pomeriggio, se raggiungeremo un’adesione di soci che ci consenta di pareggiare almeno i costi di gestione. A breve il programma". Sapeva che alcuni vostri accaniti frequentatori stavano pensando a una “class action“ e a un’auto-tassazione per la riapertura del Ratti?

"Mi è stato sussurrato ma personalmente non ne ero a conoscenza, la cosa mi lusinga moltissimo".

Bellaria, con che considerazione ci lasciamo?

"Salutiamoci con un dato. Oggi l’83 per cento delle sale cinematografiche hanno riaperto in Italia, ma con un calo considerevole delle presenze di spettatori. Questo significa che il compito dell’esercizio d’essai deve essere quello di mettersi in discussione e di trovare nuove opportunità culturali, nuove strategie d’interesse, proporre anche film di cinematografie “indipendenti“ perché il pubblico ha bisogno di storie, d’incontrarsi, di stare insieme, e tutte queste cose sono il brand del cinema d’essai. Sino ad oggi non risulta nessun caso riconosciuto di Covid derivante dalle aperture delle sale. La Mostra di Venezia ne è stata la garanzia più evidente".

Silvia Vignati