
L’area dell’ex Pensotti è in attesa da tempo della riqualificazione
Legnano (Milano), 6 maggio 2019 - Doveva diventare il “Central Park” di Legnano, ma ormai da troppi anni è una delle aree più degradate della città. Quella della ex Andrea Pensotti di via Firenze è la storia di un’azienda che prima di tagliare il traguardo del secolo di attività è stata smantellata e oggi ha trovato una nuova vita... come ricettacolo di delinquenti e disperati.
Oggi entrando - nonostante la doppia rete di protezione, gli abusivi hanno ricavato un ingresso in una delle zone meno impervie del perimetro e quindi l’accesso è molto agevole - si trovano evidenti tracce di passaggio umano. Uno scenario desolante che rende evidente anche il fatto che negli anni lo spaccio di stupefacenti non abbia mai lasciato questa area. Scarpe, indumenti, ma anche cuscini e secchi rovesciati che sembrano disposti come in una sorta di rudimentale soggiorno. Lo spaccio di droga è evidente anche dalle aperture che sono state realizzate nel muro perimetrale: spazi che servono per consegnare la «merce» ai clienti, che arrivano soprattutto la notte. Di giorno la ex Pensotti è deserta. Quando calano le tenebre, invece, capita di vedere un andirivieni lungo le mura di cinta dell’ex fabbrica. Sostanze stupefacenti, ma non solo. L’area di via Firenze è caratterizzata da una presenza massiccia di rifiuti. Si va dalle macerie della vecchia fabbrica - e pensare che i lavori per la demolizione e ricostruzione su questo terreno erano iniziati, poi tutto si è bloccato, anzi immobilizzato, a causa di fallimenti e promesse mai mantenute e quindi sono rimaste in questo sito persino le macerie dello stabile - fino a sacchi della spazzatura e immondizia. Fra l’erba alta si può vedere persino un materasso.
Rifiuti portati da chi delinque in questa zona? Difficile pensarlo, visto che i sacchi, le lattine e gran parte della spazzatura è depositata vicino alle mura di cinta. Il che significa che non sono soltanto i malviventi ad abusare dell’area dismessa: anche i “normali” cittadini non fanno nulla per non inquinarla. Tutto questo avviene nell’ulteriore paradosso del cartello “Benvenuti al Central Park” che campeggia all’ingresso dell’area recintata. Un cartello che sbiadisce sempre più di anno in anno, esattamente come la speranza di vedere riqualificata la ex Pensotti. Una parabola discendente che ha portato questa area, dove dai primi anni del Novecento e per diversi decenni ha avuto sede una delle più importanti e storiche aziende produttrici di caldaie. Quello della Pensotti è diventato negli anni uno dei marchi più noti al mondo. Il mercato però è cambiato e numerose sono state le traversie che la Pensotti ha dovuto affrontare. Tanto che è stata costretta a cessare le attività. All’inizio degli anni Novanta il terreno di via Firenze è diventato sede di “lavoro” preferita di molti spacciatori. E con il passare del tempo, seppure la situazione sia di poco migliorata, la zona ha continuato a sprofondare nel degrado.